Dazi Usa: il mondo trema, la Ue minaccia ritorsioni, l’Italia media. “Saremo ambasciatori”

Dazi Usa: il mondo trema, la Ue minaccia ritorsioni, l’Italia media. “Saremo ambasciatori”
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Secolo d'Italia ESTERI

Avanti tutta sui dazi commerciali, in particolare contro Paesi come Messico, Cina e Canada. Ma Donald Trump non fa sconti, neanche all'Europa, dopo l'insediamento alla Casa Bianca, pur consapevole che una guerra "fredda" sul commercio mondiale potrebbe rivelarsi anche un boomerang per gli Stati Uniti. "Gli americani potrebbero provare (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri media

La provocazione di Trump, "senza gli Usa il Canada non esiste. Diventi il 51esimo Stato" (AGI - Agenzia Italia)

Inoltre, ha annunciato il presidente Usa, questa mattina "terrò colloqui con i leader di Canada e Messico", dopo che ieri il premier canadese Justin Trudeau hanno risposto ai dazi imposti da Trump, con misure di ritorsione del 25% su beni statunitensi per un valore di oltre 100 miliardi di dollari, mentre la presidente messicana Claudia Sheinbaum ha promesso una reazione proporzionata. (Adnkronos)

Perché? Non c’è un motivo. Donald Trump provoca il Canada invitandolo a diventare il 51esimo Stato Usa: "Paghiamo centinaia di miliardi di dollari per dare sussidi al Canada. (Il Giornale d'Italia)

Parte la sfida Ue sui dazi americani. La Francia: reagire contro il made in Usa

Entra nel vivo la guerra dei dazi: il presidente degli Stati Uniti ha firmato l'ordine esecutivo per imporre dazi del 25% contro Canada e Messico e del 10% contro la Cina. (LA STAMPA Finanza)

L'incognita dazi fa tribolare l'Europa tutta. Quella che si profila è una guerra commerciale senza esclusione di colpi in quanto il messaggio Make America Great Again del neo presidente statunitense poggia molto sulla convinzione di dover riequilibrare i rapporti con i suoi maggiori partner commerciali. (il Giornale)

E dopo che il presidente americano ha ventilato l'ipotesi di applicarli anche all'Ue, «che ci ha trattati malissimo», aveva detto. L'Europa reagisce dopo una prima fase di prudenza, con la Commissione Ue che nei giorni scorsi aveva assunto una postura interlocutoria nell'attesa di capire quali saranno le mosse concrete nei confronti del Vecchio Continente. (il Giornale)