Generali: Caltagirone presenterà propria lista per rinnovo cda

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È quanto si legge nella lettera allegata alla nota che annuncia il recesso del Gruppo Caltagirone dal Patto con Delfin e Fondazione Crt in Assicurazioni Generali, inviata a queste ultime

Torino, 28 gen. (LaPresse) – Le società del gruppo Caltagirone hanno maturato la decisione di presentare una propria lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Assicurazioni Generali, sebbene non sia stata ancora assunta una univoca determinazione circa la promozione di una lista cosiddetta ‘lunga’ oppure ‘corta. (LaPresse)

Ne parlano anche altre testate

E ha anche l’onere di allestire una squadra di manager indipendenti e competenti che, in caso di vittoria assembleare, attui il piano (Notizie - MSN Italia)

Una propria lista per il rinnovo del cda. In una lettera inviata all’amministratore delegato di Delfin, Romolo Bardin, e al presidente di Fondazione Crt, Giovanni Quaglia – le societ con le quali Francesco Gaetano Caltagirone primo azionista privato di Generali, il gruppo Caltagirone spiega di ritenere ormai superata la funzione cui il patto era preordinato, per si intende favorire la consultazione delle parti in vista delle determinazioni da assumere in occasione della prossima assemblea di Generali. (GameGurus)

Francesco Caltagirone recede dal patto di consultazione sulle Generali Assicurazioni e presenta una lista propria per il Consiglio di Amministrazione della compagnia. (Il Giornale d'Italia)

La motivazione, si legge in una nota del Gruppo, è che si […] (Il Fatto Quotidiano)

Nuovo colpo di scena nell'intricata trama della vicenda Generali: oggi le società del Gruppo Caltagirone hanno comunicato il recesso unilaterale - con effetto immediato - dal Patto parasociale sottoscritto il 10 settembre con Delfin, la holding di Del Vecchio, e Fondazione Crt. (msn.com)

Le società del gruppo Caltagirone hanno già comunicato ieri alla Delfin (Del Vecchio) e alla Fondazione Crt tale recesso “unilaterale e con effetto immediato” dell'accordo stretto, che contava nel complesso più del 16% del capitale della compagnia triestina. (Milano Finanza)