“No al cellulare in classe, gli alunni passano il tempo a giocare mentre il docente spiega”. I risultati dell’indagine del Senato

Orizzonte Scuola INTERNO

“No al cellulare in classe, gli alunni passano il tempo a giocare mentre il docente spiega”.

Questo emerge dell’indagine conoscitiva sull’impatto del digitale sugli studenti della Commissione Istruzione al Senato.

Tra le raccomandazioni c’è quella di vietare l’utilizzo del cellulare in classe

Tra gli aspetti sottolineati quello della perdita di tempo in classe: “Quasi un terzo del tempo che i ragazzi passano in aula a scuola, lo passano smanettando sui propri smartphone mentre il professore spiega o interroga un compagno. (Orizzonte Scuola)

Su altre fonti

Sulla base dei programmi svolti e delle carenze indicate in sede di scrutinio finale, si effettuano almeno 15 ore di recupero per singola disciplina Firma degli alunni non è necessaria. La prassi vuole, ma non è assolutamente un dovere di legge, che l’insegnante firmi il programma e lo faccia anche firmare a tre alunni della classe. (Tecnica della Scuola)

“Direi molto soddisfatti sul fatto che siamo riusciti a effettuare tutte le lezioni anche se in forma ridotta senza aver sospeso nessuna classe – dichiara il sindaco Sergio Galperti – quindi complimenti per la gestione dei protocolli anti Covid”. (Valsassinanews)

Purtroppo, ad oggi, è impossibile garantire un Frantic come quelli a cui eravamo abituati, il Frantic che noi tutti vogliamo e che voi meritate. Si intravede la luce, ma bisogna pazientare ancora un po’ per riprendere esattamente da dove ci eravamo lasciati. (metalitalia.com)

Assunzioni 2021 per scuola dell’Infanzia e Primaria: quante possibilità ci sono? Infanzia e primaria: immissioni in ruolo 2021. Quindi, i docenti della scuola dell‘Infanzia e Primaria hanno la possibilità di ottenere l’immissione in ruolo sia nella fase ordinaria, che in quella straordinaria. (Scuolainforma)

In numeri, tuttavia, non sembrano così modesti: alle le 112 mila cattedre rimaste libere vanno aggiunte almeno 60 mila posti di sostegno in deroga e altre decine di migliaia di posti in organico di fatto. (Tecnica della Scuola)