Volkswagen in crisi tra tagli, chiusure e Dieselgate: ecco cosa sta succedendo
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Il piano di austerità di Volkswagen, annunciato mentre l’ex ceo Winterkorn affronta il Dieselgate, ha scatenato una rivolta tra i lavoratori e aggravato la crisi interna, con vendite in calo e una battaglia sindacale in vista Forse è solo un gioco beffardo del destino che il piano di austerità, completo di tagli e possibili chiusure di stabilimenti, annunciato da Volkswagen sia emerso proprio nel giorno in cui Martin Winterkorn, ex ceo della compagnia, varcava la soglia del tribunale di Braunschweig per affrontare le accuse di frode legate al Dieselgate. (FIRSTonline)
Su altri media
Si preannuncia un autunno caldo per i lavoratori della Volkswagen dopo che il colosso automobilistico tedesco ha dichiarato a inizio settembre che potrebbe chiudere alcuni siti di produzione in Germania. (BergamoNews.it)
Difficile dire quale sia la notizia più scioccante tra le due arrivate questa settimana dalla Germania e di cui si sta ampiamente parlando in questi giorni: il successo di AfD alle elezioni regionali in Sassonia e Turingia, o Volkswagen che sta valutando di chiudere uno o più stabilimenti (sarebbe la prima volta in quasi 90 anni di storia), nell’ambito di una ristrutturazione che punta a ridurre i costi di 10 miliardi di euro da qui al 2026. (Nicola Porro)
Roma, 4 set. Anche il gruppo deve assumersi le sue responsabilità. (il Dolomiti)
L’idea della Volkswagen di chiudere per la prima volta uno stabilimento in Germania è all’origine di una battaglia con il suo potente sindacato e mette in evidenza le crescenti pressioni sul suo marchio omonimo. (Economy Magazine)
Lo riporta Handelsblatt. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz sta affrontando in prima persona la crisi della Volkswagen. (Il Messaggero - Motori)
Scandali e decadenza l’hanno trasformato in un’anatra zoppa. Era il marchio più venduto, sempre in utile, popolare anche nel nome, dove chiunque voleva lavorare ed era soddisfatto. (il manifesto)