Israele e il tradimento della memoria di Auschwitz

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il manifesto ESTERI

Il pubblicista Gideon Levy mi ha preceduto. In un recente editoriale dal titolo Auschwitz. Haag. Netanyahu sul quotidiano Haaretz ha affrontato un tema al quale anch’io volevo fare riferimento nel mio editoriale. Quindi inizierò citando Levy. «Il primo ministro Benjamin Netanyahu – scrive – non si recherà in Polonia il mese prossimo per la cerimonia principale dell’80° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, per il timore di essere arrestato sulla base del mandato emesso nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale de L’Aia. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I più ingenui pensano che si tratti di un atto quasi dovuto, nel rispetto di un ricordo che mai nessuno dovrà dimenticare, il che ci sta, ma io non sono ingenuo, anzi, sono per certi versi andreottiano, nel senso che ho fatto mio l'adagio "a pensar male si fa peccato ma, chissà perché, ci si prende spesso". (Il Giornale d'Italia)

La Polonia se ne frega del mandato di cattura e non vuole arrestare Netanyahu, restando indifferente ai richiami dell'UE