Nel 2020 più morti dal secondo Dopoguerra

Metro ECONOMIA

Dall’inizio dell’epidemia, ossia da marzo 2020, sono stati registrati nel Sistema di Sorveglianza Nazionale integrata Covid-19 dell’ISS 120.628 decessi con data di morte entro il 30 aprile 2020.

Questo dipende principalmente dal fatto che nella seconda ondata è stato diagnosticato una maggior numero di casi asintomatici e relativamente giovani con un minor rischio di decesso.

Coronavirus Italia. ROMA "Nel 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso)”. (Metro)

Ne parlano anche altri media

Il secondo rapporto dell’Iss sull’impatto del piano sulla popolazione, infatti, ha evidenziato una riduzione progressiva del rischio di infezione (-80%), di ricovero (-90%) e di decesso (-95%). Sono i dati impietosi dell’anno nero del Covid, con la pandemia che ha fatto schizzare il numero dei morti come mai era accaduto dal secondo Dopoguerra in poi. (Metropolis)

“Non si rinvengono elementi in ordine all’esigenza di favorire e incentivare, nelle aree interessate da percorsi di bonifica, di regola ex siti industriali dismessi, la realizzazione di impianti Fer”. (Quotidiano Energia)

Era la sera del 18 marzo 2020. Si tratta del dato di mortalità più alto mai registrato, nel nostro Paese, dal Dopoguerra in poi. (Leggo.it)

Il giorno più buio è quello del 28 marzo 2020 quando il bollettino fece segnare il picco dei decessi: 928. Sono i dati impietosi dell’anno nero del Covid, con la pandemia che ha fatto schizzare il numero dei morti come mai era accaduto dal secondo Dopoguerra in poi. (La Provincia di Lecco)

Le tendenze difatti hanno avuto un impatto già nel 2020: l’anno di pandemia ha prodotto 1200 milioni di euro di spesa, con un +50% rispetto al 2019. Non è un caso che la maggior parte dei cambiamenti siano avvenuti all’interno di un settore come quello del gioco legale, che prima del Covid era già in odore di cambiamento e trasformazione. (Senza Linea)

L’analisi del primo quadrimestre 2021 documenta, rispetto al 2020, un ulteriore calo in termini percentuali dei contagi registrati nella popolazione molto anziana (80 anni e più) e un abbassamento dell’età dei casi segnalati. (La Voce di Mantova)