Il romanzo criminale di Mesina. Il re dei banditi muore libero

Il romanzo criminale di Mesina. Il re dei banditi muore libero
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Il Messaggero INTERNO

Niente morti, niente trucchi e rispetto per i perdenti. In una storia fatta di polvere e sangue, pallettoni e manette, giorni alla macchia e periodi di ricchezze mal gestite, Graziano Mesina le sue regole ha provato sempre, ma talvolta invano, a rispettarle. Se le era date da solo, quando ancora era un ragazzino, agli albori di una carriera da delinquente che in realtà non aveva scelto ma dalla quale non è mai riuscito ad affrancarsi. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il funerale si terrà alle 11.30, nella chiesa di San Pietro, nel suo paese natale, dove la sua figura – amata o discussa – ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva, tra storia, cronaca e leggenda. (L'Unione Sarda.it)

La figura di Graziano Mesina continua a dividere. Dopo le parole della Garante regionale dei Detenuti, Irene Testa, è dura la replica sui social del deputato sardo di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda. (Cagliaripad.it)

Simona De Francisci – condirettrice del Tg di Videolina – conduce la puntata del 15 aprile 2025 de La Strambata, in onda tutti i giorni su Radiolina dal lunedì al venerdì alle 12:30. Ospiti e argomenti trattati: (L'Unione Sarda.it)

I legami calabresi di Graziano Mesina, il bandito di Orgosolo

Marcello Manganiello è in pensione ormai da molti anni, ma ricorda ancora benissimo quella mattinata del 16 marzo 1977 quando faceva parte del gruppo di poliziotti guidato dal capo della mobile di Trento Salvatore La Rocca che arrestò Graziano, Gratzianeddu, Mesina, allora primula rossa del banditismo sardo, morto sabato 13 aprile a 83 anni e già protagonista di una lunga serie di sequestri di persona. (Il T Quotidiano)

A farne le spese, stavolta, il comandante della stazione locale dei carabinieri, il brigadiere Mattia Chessa. A campeggiare nel sagrato, imbrattato con lo spray nerastro, le scritte “Sei morto, ti sparo, riposa in pace”, corredate da tre croci, a poche settimane dalle minacce, apparse nella stessa chiesa contro due funzionari Forestas e il sindaco Pasquale Mereu. (L'Unione Sarda.it)

“Gratzianeddu” è morto. Graziano Mesina, il più famoso esponente del banditismo sardo del dopoguerra, aveva 80 anni. Era stato dimesso da poche ore dal reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano, dov’era stato ricoverato, da persona reclusa nel carcere di Opera, per un tumore nella fase terminale. (Il Quotidiano del Sud)