Come è stata liberata Sala, il dialogo con Teheran e lo scambio di dati con l’intelligence Usa
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«Ciao, non sono più in isolamento». Quando Cecilia Sala martedì ha chiamato casa per raccontare che, finalmente, le sue condizioni di detenzioni stavano migliorando, non poteva sapere che da quel momento stava cominciando a tornare una donna libera. Quella telefonata è stata il segnale che la nostra intelligence aspettava da giorni: gli iraniani avevano mantenuto una promessa. La trattativa potev… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Cecilia Sala, la prima notte a casa. “Ho il cuore pieno di gratitudine” (TV2000)
Nella nuova puntata del suo podcast, la giornalista, detenuta per tre settimane in Iran, risponde alle domande di Mario Calabresi, direttore di Chora Media. "La cosa che più volevo era un libro". In carcere "sono riuscita a ridere due volte: la prima volta che ho visto il cielo e poi quando c'era un uccellino che faceva un verso buffo. (Sky Tg24 )
Siamo strafelici anche per la sua famiglia, il suo compagno e tutti quelli che hanno sofferto insieme a loro": Alessia Morani lo ha detto in collegamento con David Parenzo a L'Aria che tira su La7 dopo aver appreso della liberazione di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran il 19 dicembre scorso e detenuta nel carcere di Evin fino a ieri, mercoledì 8 gennaio, quando un aereo l'ha riportata in Italia. (Liberoquotidiano.it)
Nell’auletta dei gruppi della Camera, dove la aspettano 40 domande di altrettanti «colleghi giornalisti», arriva vestita di chiaro, occhi stanchi e sguardo severo. Giorgia Meloni non cambia registro, nemmeno dopo l’indiscutibile successo della liberazione di Cecilia Sala. (Corriere Roma)
Da Mohammed Abedini Najafabadi nuova istanza per i domiciliari con braccialetto.«È stata una bella giornata per l’Italia intera, ... Giorgia Meloni: «Chiamare sua mamma è stata l’emozione più grande in questi due anni». (La Verità)
Cecilia Sala al suo arrivo a Ciampino (foto Ansa / Sir) Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana esprime felicità per il ritorno a casa della reporter: «Apprezzo profondamente il suo lavoro» (Diocesi di MIlano)