Le Iene, il ginecologo barese che curava il cancro con il sesso: «Mi cancello dall'albo», aperta un'inchiesta

Il Mattino SALUTE

«Bonificava» (come lui stesso diceva) le sue pazienti dal papilloma virus con una tecnica alquanto particolare: sesso per guarirle dal cancro.

Così il ginecologo ha giustificato la sua «tecnica» terapeutica che prevedeva rapporti sessuali con lui per curare alcune pazienti affette da papilloma virus

E a comprovare questo "trattamento", portato avanti per anni dal ginecologo barese Giovanni Miniello, ci sono decine di donne, alcune delle quali hanno avuto rapporti intimi con lui. (Il Mattino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nei guai nelle ultime ore, proprio nella Giornata dedicata alle donne vittime di violenza, sono finiti due medici pugliesi, coinvolti in due diverse indagini delle Procure di Bari e Lecce. (Il Mattino)

Miniello, dopo il clamore suscitato dalla notizia, ha chiesto la cancellazione dall'albo dei medici. Nel servizio il medico proponeva ad alcune pazienti rapporti sessuali come cura contro il papilloma virus (Tiscali.it)

Al momento non è stato notificato alcun avviso di garanzia al medico, non essendo stato necessario esperire accertamenti irripetibili. Il ginecologo, tramite l'avvocato Roberto Eustachio Sisto del foro di Bari, il 23 novembre scorso ha fatto sapere di essersi dimesso dall'ordine dei medici e ha chiesto la cancellazione dall'albo. (La Stampa)

«Ho dato così esecuzione alla sentenza mediatica emessa nei miei confronti da alcuni attori – dice il medico attraverso il suo avvocato, Roberto Eustrachio Sisto – senza possibilità né di difesa, né di appello. (La Voce di Manduria)

Dopo il tamtam su Facebook, decine di donne si sono ritrovate ieri sera in piazza Battisti per definire Miniello "uno stupratore seriale" Mi mostrava macchioline sull'ecografia, apriva l'enciclopedia per spiegarmi cosa rischiavo e poi diceva: 'Vuoi morire di tumore al retto?'. (La Repubblica)

Di certo il materiale al vaglio del pool coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa, e con la supervisione del procuratore Roberto Rossi, è tanto. Le denunce, comunque, ripercorrono quelle veicolate dai media, alcune delle quali sono state anche presentate al Centro antiviolenza del Comune di Bari (La Repubblica)