Ricoveri e Terapie intensive stabili. Deceduti altri due positivi

Città della Spezia ESTERI

Infine, con le 11 comunicate oggi, le schede di decesso di pazienti Covid-19 positivi dall'inizio dell'emergenza in Liguria salgono a 4.183

Il Sant'Andrea rimane pulito, mentre in quello sarzanese sono 58 i pazienti positivi ricoverati e 9 di questi, come ieri, sono quelli in Terapia intensiva.

Il totale dei casi attualmente positivi in Liguria ammonta a 5.629 (52 meno di ieri), mentre gli ospedalizzati positivi sono 535 (11 meno di ieri) e 65 sono i pazienti ricoverati in Terapia intensiva. (Città della Spezia)

Su altre testate

Un dato allarmante che non fa ben sperare in una vera e propria ripresa della regione riguardo l’emergenza sanitaria. Secondo il sito dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali, i ricoveri in terapia intensiva in Puglia sono calati al 39%. (Il Quotidiano Italiano - Bari)

è da tempo diffusa l’idea che quando un paziente entra in Terapia Intensiva, la famiglia debba esserne allontanata. In antitesi a quanto registrato nel resto d’Europa, prima della pandemia, solo il 2% delle strutture per adulti, consentiva ai parenti di stare vicino ai propri cari h24. (La Repubblica)

(Redazione). Leggi anche. COVID-19 / Nelle Marche 330 nuovi positivi, 69 in provincia di Ancona Questi i numeri dei pronto soccorso marchigiani: Marche Nord 1, Macerata 4, 7 Civitanova Marche, Torrette 3, Macerata 4, Fermo 2. (QDM Notizie)

Le sette regioni con le terapie intensive in crisi. Degli oltre 5,9 milioni che si trovano nella fascia d’età 70-79 soltanto il 7,6% ha completato il ciclo mentre 2.794.681 (46,8 per cento) hanno ricevuto solo la prima dose (Money.it)

In calo da 37 a 36 i ricoverati a Villa Serena, la struttura sanitaria privata in via Colle Onorato a Jesi. (Redazione). Leggi anche. COVID-19 / Nelle Marche 301 nuovi positivi, 60 in provincia di Ancona (QDM Notizie)

Un esempio è la Terapia Intensiva Covid dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma (Azienda ospedaliero-universitaria) diretta da Monica Rocco, docente o di Anestesia e Rianimazione all’università La Sapienza che ha deciso da qualche settimana di riaprire ai familiari (La Repubblica)