I bug, come i videogiochi, non sono tutti uguali

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È questione di emozioni, tutto là. Il frame rate imperfetto, la risoluzione ballerina, la texture sbiadita, sono cose fastidiose, ma alla fine non è quello che conta davvero in un videogioco. Ogni volta ci si straccia la vesti come prèfiche, minacciando di non comprare più un prodotto, e poi Pokémon viaggia come un treno, Minecraft è fatto a cubi e sappiamo che impatto culturale ha avuto. E ora Monster Hunter Wilds, con una certa utenza che cade dal pero dimenticando lo stato di Monster Hunter Worlds al debutto: la versione PlayStation 4 andava a 1080p e a 30fps nemmeno troppo stabili. (Multiplayer.it)
La notizia riportata su altre testate
Intervistato dalla testata nipponica Nikkei, Tsujimoto, che recentemente è stato promosso a capo dell'intera divisione di sviluppo videoludico in Capcom, ha riferito che la maggiore attenzione alla storia è un elemento che ha incrementato la popolarità di Monster Hunter Wilds, aumentando l'immedesimazione dei giocatori anche grazie alla presenza di dialoghi doppiati. (Multiplayer.it)
Anche se vi trovate su un sito che parla abitualmente di film, serie e televisione, chi ci segue sa che non ci dispiace approfondire il mondo dei videogiochi, soprattutto quando vivono di un approccio narrativo piuttosto solido su cui poggiare la componente ludica. (Movieplayer)

Monster Hunter Wilds è stato protagonista di un lancio straordinario negli USA, il migliore dal debutto di Call of Duty: Black Ops 6 lo scorso ottobre: lo riferisce l'analista Mat Piscatella sulla base dei dati raccolti da Circana. (Multiplayer.it)