Vaccino 5-11 anni, Palù: "Arriva decisione Ema, ipotesi obbligo"

Adnkronos SALUTE

Quindi" l'obbligo del vaccino anti-Covid per la fascia 5-11 anni "non si può escludere" ed "è una valutazione che verrà fatta progressivamente".

In seguito alla decisione dell'Ema, "può arrivare una decisione dell'Aifa entro 24 ore" e su quando potrebbero partire le vaccinazioni anti-Covid in Italia nei bambini 5-11 Palù ha sottolineato: "Possibile anche da lunedì".

Sul vaccino anti-Covid per la fascia bambini 5-11 anni "l'Ema potrebbe anticipare una decisione già tra oggi e domani". (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In seguito alla decisione dell’Ema, «può arrivare una decisione dell’Aifa entro 24 ore» e su quando potrebbero partire le vaccinazioni anti-Covid-19 in Italia nei bambini 5-11, Palù ha sottolineato «possibile anche da lunedì». (La Stampa)

La decisione potrebbe già arrivare tra oggi o domani, a cui seguirebbe quella dell’Aifa entro 24 ore», ha detto Palù. «L’Ema sta discutendo sull’estensione della possibilità di vaccinare la fascia d’età 5-11 anni. (Open)

I dati dell’epidemia ci stanno dicendo che la categoria da 4 a 11 anni è quella che presenta il maggior numero di casi incidenti. Palù ha sottolineato poi che il quadro sta mutando anche per i più piccoli. (AbruzzoLive)

Il tasso dei nuovi positivi è 1,39% (4,7% sulle prime diagnosi). Germania Covid, «Niente eutanasia ai non vaccinati»: è ancora record contagi, 335 morti in 24 ore. Umbria. Altri 110 nuovi casi Covid in Umbria nell'ultimo giorno dove si segnalano due nuovi morti mentre rimangono stabili i ricoverati in ospedale, 54, sette nelle terapie intensive (Il Messaggero)

L’incremento della protezione data dal ‘booster’ è ottimo nei confronti di tutte le varianti, ma sulla durata si deciderà in base ai dati scientifici″. Alla domanda ‘quanto crescerà ancora il contagio?’: (L'HuffPost)

"I dati dell'epidemia ci stanno dicendo che la categoria 5-11 anni è quella che presenta il maggior numero di casi incidenti. “Se prima il 2% dei bambini contraeva l'infezione, con la variante Alfa, oggi siamo al 25-30%”, i numeri forniti dal presidente Aifa (Fanpage)