Generali, la battaglia per il futuro è entrata nel vivo: Donnet in pole con il supporto dei fondi

Il Giornale d'Italia ECONOMIA

Una lunga scia di polemiche. Caltagirone faceva parte del cda di Generali dall’aprile 2007.

Queste dimissioni sono un gesto forse inaspettato, ma non così sorprendente per chi ha seguito tutte le tappe di questa crescente tensione polemica.

Il piano alternativo degli azionisti dissidenti. Sul fronte opposto è allo studio un piano industriale alternativo da sottoporre ai soci

A metà febbraio la lista sfoltirà il 30% di nomi eccedenti, per poi scremarsi sui candidati definitivi 45 giorni prima dell’assemblea votante, cioè a marzo. (Il Giornale d'Italia)

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Cio' significa che, in teoria, nel caso di ulteriori e nuovi acquisti di titoli Generali anche da parte di Caltagirone o di Fondazione Crt i pattisti potrebbero superare il 17,22% di Mediobanca in modo 'silente'. (Borsa Italiana)

A quel punto i due schieramenti si confronteranno provando a convincere la quota più consistente tra le azioni in mano agli investitori istituzionali, che valgono il 34,75% del capitale, e quelli retail, il 22,59% E, dato che mancano poco più di tre mesi all’assemblea, appare improbabile che possa superare la soglia. (Nordest Economia)

In particolare, Delfin detiene una quota del capitale sociale di Generali pari al 6,618%. Questa prima lista avrà il 50% dei nomi in più rispetto a quella definitiva, che servirà per il rinnovo del CdA previsto in primavera e sarà finalizzata il mese prossimo (Il Messaggero)

In contrapposizione con la lista del Cda, il Patto starebbe infatti preparando una lista con un proprio candidato ad (e qui da tempo impazza il totonomi), e un piano industriale alternativo. Il dossier Generali intanto è da tempo all’attenzione della, in particolare sul tema della presentazione di una lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione da parte dello stesso cda del Leone. (Nordest Economia)

L’obiettivo dei pattisti dovrebbe essere di superare il 17,2% in mano a Mediobanca (12,8% di propriet, 4,4% in prestito). Tre settimane nelle quali il fronte pattista di Caltagirone, Del Vecchio e la Crt — anche con l’ausilio di diversi consulenti (sono circolati diversi nomi, compreso quello dell’ex ceo di Cdp, Fabrizio Palermo, ma senza conferme) — definiranno una lista e un piano industriale alternativo a quello di Philippe Donnet, il ceo che corre per un terzo mandato nella futura lista del cda (GameGurus)

L'imprenditore romano, aggiunge il Leone, ha comunicato la propria decisione ieri sera, richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe 'palesemente osteggiata, impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato'. (Il Sole 24 ORE)