Allarme carestia mondiale, l'India vieta l'export di grano

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Il “picco improvviso dei prezzi globali del grano ha messo a rischio la sicurezza alimentare dell’India, dei Paesi vicini e di altre nazioni vulnerabili“, ha spiegato la direzione generale del Commercio estero.

L’Ucraina è un importante esportatore di grano e altri prodotti alimentari e l’invasione russa – con il blocco dei porti – ha fatto scattare l’allarme di una crisi alimentare globale.

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Si prevede che i futures sul grano aumenteranno domenica sera e si aggiungeranno all’inflazione alimentare record, schiacciando più duramente le economie dei mercati emergenti. Il grano indiano fluisce principalmente in poverissimi paesi confinanti. (Scenarieconomici)

A causa dell’ondata di caldo anomalo che ha colpito il Paese, l’India ha bloccato l’export del grano. Infatti, di suo pugno, il Governo ha deciso di vietare, con effetto immediato, tutte le esportazioni di grano. (ZON)

Il divieto indiano potrebbe portare i prezzi globali a nuovi picchi e colpire i consumatori poveri in Asia e Africa. La conseguenza diretta sarà l’aumento ancora di più dei prezzi, in un momento di alta domanda e bassa offerta di grano (Money.it)

Gli acquirenti globali puntavano sul secondo produttore mondiale di grano per le forniture dopo il crollo delle esportazioni dalla regione del Mar Nero in seguito all’invasione russa dell’Ucraina alla fine di febbraio. (Avvenire)

Il blocco delle esportazioni spingerà ulteriormente al rialzo i prezzi, che hanno già subito un’impennata dopo l’inizio della guerra in Ucraina, alimentando i timori di carestia in particolare nei Paesi più poveri del mondo Un’eccezionale ondata di caldo sulla regione potrebbe però provocare un raccolto minore del previsto. (RSI.ch Informazione)

L’India consuma la maggior parte del grano che produce, ma si era prefissata l’obiettivo di esportare 10 milioni di tonnellate di grano nel 2022-23. “Dopo la crisi alimentare del 2007-2008 e del 2010-11, il G20 aveva discusso di vietare l’uso delle restrizioni all’esportazione alimentare e di ridurre il sostegno ai biocarburanti. (LaPresse)