Turchia, crolla la lira. Ad Ankara e Istanbul manifestazioni contro le scelte economiche di Erdogan

La Repubblica ECONOMIA

La “guerra di indipendenza economica” che Recep Tayyip Erdogan dice di voler combattere sta facendo precipitare la Turchia - con i prezzi del cibo e dei beni di base schizzati alle stelle e i cittadini in piazza - in una crisi economica che rischia di far esplodere anche il conflitto sociale.

Nel giro di due giorni il valore della lira turca è sprofondato, il peggior crollo dal marzo del 2021 quando il presidente licenziò il terzo direttore della banca centrale in due anni

(La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Da inizio anno ha perso il 42% del valore. Il presidente insiste sui tagli dei tassi e le esportazioni per “vincere la guerra di indipendenza economica”. (Corrispondenza romana)

Ora, mentre la lira turca si è stabilizzata, alcuni analisti ritengono che la situazione potrebbe peggiorare presto. Affinché una valuta rimanga stabile, è importante che i detentori e gli investitori abbiano fiducia nella banca centrale. (Invezz)

“Lascia tutto e vieni in piazza!”. (Il Fatto Quotidiano)

Anche l'Apple Store può essere indicatore di una situazione politico-economica ai limiti del collasso. Una volatilità talmente grave da aver portato diversi negozi online a bloccare le vendite dei propri prodotti. (HDblog)

Mariano Giustino – corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia – l’altro giorno ha riferito che in cinque ore il cambio con l’euro della lira turca è passato da 14 a 14,43 lire. La tempesta della lira turca in realtà è iniziata dal 2010, con una punta acuta nel 2018 (L'Opinione)

“I cambi al vertice sono un esempio lampante di quelle interferenze politiche nella gestione monetaria che caratterizzano il governo di Erdogan”, assicura Talbot. “In Turchia non c’è una politica monetaria indipendente della Banca centrale, c’è invece una forte interferenza politica”. (L'HuffPost)