Dollaro riprende fiato dopo nuovi massimi 2021 con conferma Powell. Oggi test PMI

Finanzaonline.com ECONOMIA

Il dollaro si è rafforzato ulteriormente aggiornando nuovamente i massimi dell’anno dopo che il presidente Usa Biden ha annunciato la nomina di Jerome Powell per un secondo mandato come presidente della Fed.

"Poiché appare poco probabile che la Fed, pur segnalando un avvio del ciclo di rialzi l’anno prossimo, indichi già a dicembre più di due rialzi nel 2022, l’upside del dollaro dovrebbe cominciare a ridursi, fermo restando che rimangono ancora margini di rafforzamento nel breve", aggiunge l'esperta indicando che c'è un nuovo test in tal senso con i PMI, attesi positivi

Movimenti poco sotto la parità per il Dollar index che viaggia sempre la soglia di 96. (Finanzaonline.com)

Su altre fonti

Alla Fed e Powell toccherà decidere «quando iniziare ad alzare i tassi di interesse per domare l’inflazione Il presidente della Fed – continua Dolar – «è così influente che può far crollare o salire i mercati finanziari semplicemente pronunciando poche parole in pubblico. (L'Indro)

(TITOLO+COMMENTO). PRIMA PAGINA. – Il Presidente vuole tenere Powell come leader delle Banca Centrale. Biden ha detto ieri che nominerà Jerome Powell a capo della Banca Centrale per altri 4 anni, scegliendo una politica di continuità in un momento di rapida inflazione e incertezza economica. (La Voce di New York)

Best Buy. Zoom. Urban Outfitters. Abercrombie & Fitch. (Teleborsa) - Dopo un inizio di ottava negativo (in cui solo il Dow Jones ha chiuso sulla parità), i future USA indicano che. Atteso anche l'indice FED Richmond, che rappresenta lo stato del business nel quinto distretto manifatturiero della nazione. (Finanza Repubblica)

Brainard, democratica, ex sottosegretaria al Tesoro con Barack Obama, fa parte del consiglio dei governatori della Fed dal 2014. La corsa dei prezzi potrebbe però portare ad accelerare il tapering e soprattutto ad anticipare un possibile rialzo dei tassi di interesse (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Il rendimento del titolo Usa a tre mesi e' in lieve calo allo 0,051%. Questo l'andamento delle altre scadenze: Titolo a 2 anni, rendimento in calo allo 0,624%. (Borsa Italiana)

Gli analisti hanno quindi letto nella conferma di Powell un segnale di ritrovata indipendenza della Banca Centrale che potrebbe favorire un, seppur graduale, ritorno a politiche monetarie meno accomodanti, alla luce delle dinamiche della crescita e dell’inflazione. (Startmag Web magazine)