Perché Re Carlo ha chiesto scusa alla cucina italiana

Perché Re Carlo ha chiesto scusa alla cucina italiana
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Durante la sua visita ufficiale a Roma, Re Carlo III ha pronunciato un discorso destinato a entrare nella storia delle relazioni tra Italia e Regno Unito: è la prima volta che un sovrano britannico si rivolge al Parlamento italiano riunito in seduta comune. Tra i passaggi che hanno colpito l’attenzione dell’opinione pubblica, uno in particolare ha fatto il giro del web: un’inaspettata scusa rivolta alla cucina italiana, con un riferimento ironico alle rivisitazioni inglesi di celebri piatti tricolore. (Virgilio InItalia)

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"Re Carlo ha fatto un bellissimo discorso e colto. Un buon utilizzo del soft power. Fa strano sentire un re parlare di Garibaldi. Dovremmo essere più consapevoli delle nostre radici culturali, ce le ricordano sempre gli stranieri" così il leader di Azione Carlo Calenda. (Il Sole 24 ORE)

Il viaggio in Italia di Re Carlo e della Regina Camilla prosegue e, dopo la cena al Quirinale offerta dal Presidente Mattarella e gli impegni istituzionali che hanno portato i sovrani d’Inghilterra anche a un riservatissimo incontro con Papa Francesco, nel pomeriggio di ieri è giunta l’ora per un discorso ufficiale alla Camera. (dissapore.com)

Con ironia, riconosce la nostra inimitabile qualità. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sul proprio profilo X commentando il discorso di Re Carlo nell’aula di Montecitorio davanti alle Camere Riunite. (Askanews)

Da Re Carlo agli scaffali dei supermercati: arrivano a Grosseto i Biscotti di Garibaldi

Sono stati giorni intensi quelli di Re Carlo e Camilla in Italia: succede sempre nelle visite di Stato, ma il calore con cui i sovrani britannici sono stati accolti nelle nostre città di sicuro non lo dimenticheranno né certamente dimenticheranno l'accoglienza riservata dalle nostre istituzioni, anche nelle occasioni convinviali. (La Cucina Italiana)

GROSSETO. Re Carlo III d’Inghilterra, nel suo storico discorso alle camere riunite, a Montecitorio, ha stupito tutti con una citazione che nessuno si aspettava: «Quando Garibaldi venne nel nostro Paese, il popolo fu contagiato da una Garibaldi-mania: fu creato addirittura un biscotto in suo nome, il massimo segno di onore per noi». (MaremmaOggi)

GROSSETO – Dai banchi del Parlamento italiano agli scaffali dei supermercati di Grosseto. È la curiosa storia dei Biscotti di Garibaldi, dolci poco conosciuti in Italia ma molto amati nel Regno Unito, che presto saranno in vendita nei supermercati Conad della città. (Il Giunco.net)