Spostamenti tra le Regioni. Proroga del divieto fino al 31 marzo?

Blogo.it INTERNO

Il divieto agli spostamenti tra le Regioni, complice la diffusione delle varianti del virus in tutto il Paese, sarà prorogato di un mese, fino al 27 marzo 2021.

Manca soltanto l’ufficialità, che arriverà domani dopo il Consiglio dei Ministri, ma la decisione sarebbe già stata presa.

L’altro punto è quello su cui la Regioni insistono da settimane, da quando il governo di Giuseppe Conte era ancora in carica. (Blogo.it)

Se ne è parlato anche su altri media

La deroga resterà in vigore per i residenti delle regioni gialle e arancioni Per i prossimi trenta giorni, quindi, si potrà uscire dai confini regionali solamente per motivi di lavoro, prima necessità o salute (muniti di autocertificazione). (Prima Monza)

Confermata anche la regola che limita i movimenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni, solo una volta al giorno. La novità riguarda però le zone rosse, dove entrerà invece in vigore lo stop agli spostamenti verso abitazioni private: niente più visite quindi a parente e amici (News Rimini)

Questa possibilità non varrà più nelle aree rosse Il provvedimento proroga, dunque, anche la regola che limita gli spostamenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni. (ciociariaoggi.it)

Per quanto riguarda il blocco alla circolazione tra le regioni, resteranno valide le deroghe che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi mesi. Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5. (VicenzaToday)

E mentre dai sindaci arriva un nuovo appello a tenere aperti i ristoranti anche la sera, il ministro Roberto Speranza ha ribadito la necessità di non abbassare la guardia (La Voce Apuana)

Gli spostamenti erano però stati vietati fino a una settimana prima della scadenza con la speranza che in quel mese e mezzo circa la situazione epidemiologica fosse migliorata tanto da consentire di uscire dalla regione Decreto Covid, spostamenti tra regioni ancora vietati. (Vesuvius.it)