Guerra dei dazi, Apple e big tech Usa nel mirino di Cina e Ue

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– Trump mette i dazi sulle importazioni prodotti cinesi ed europei? Cine e Unione europea minacciano risposte. Quali? E come colpire un'economia potente come quella Usa? Semplice (forze) colpendo i colossi tecnologici (la maggior parte nata in America). L'Antitrust cinese valuta infatti un'indagine su Apple per le commissioni addebitate agli sviluppatori di app, gettando le basi di un'altra criticità nella guerra commerciale di Pechino contro gli Usa dopo le tariffe statunitensi del 10% su tutto il made in China. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

La mossa, maturata pochi giorni dopo un'iniziativa simile da parte di Pechino, punta ad attivare "il meccanismo di risoluzione delle controversie del Wto contro le misure irragionevoli Usa per difendere i nostri legittimi diritti", ha riferito un portavoce del governo cittadino. (Tiscali Notizie)

Farebbe sorridere se nel mezzo non ci fossero interessi per miliardi che di fatto coinvolgono tutti quanti. Sembra di assistere a un litigio tra bulli che vogliono dimostrare di essere più forti dei rivali, si fanno dispetti, minacciano di usare la forza ma se ne stanno quanto più lontani possibili perché, in fondo, hanno paura di prenderle. (il Giornale)

Ciò aumenterà senza dubbio i costi per consumatori americani”, ha spiegato la portavoce del ministero, He Yongqian. La politica su dazi posta dagli Stati Uniti contro la Cina aumenterà i prezzi anche per i consumatori americani. (LAPRESSE)

Hong Kong ha annunciato l'intenzione di presentare un reclamo all'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) contro i dazi del 10% imposti da Donald Trump su tutte le importazioni dalla Cina e dall'ex colonia britannica. (Teleborsa)

Patrizio Bianchi, economista, ex ministro dell’istruzione del governo Draghi ma, soprattutto, attento osservatore dei mercati internazionali, non ha dubbi. – "Non c’è partita. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La State Administration for Market Regulation sta analizzando, tra l'altro, la riduzione fino al 30% sulla spesa in-app e il divieto di utilizzare servizi di pagamento e negozi esterni.La discussione sul caso è in corso da oltre un anno, con colloqui tra l'Authority, i dirigenti di Apple e gli sviluppatori di app. (LA STAMPA Finanza)