I mille volti di Trump: eversore, pacifista, negoziatore. Biden: minacciò la democrazia
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– Di Trump si dice tutto e il contrario di tutto. Si dice che sarebbe pacifista, buon negoziatore, strategico e abile. Poi si va a vedere che cosa ha veramente fatto durante il suo primo mandato, e il risultato non è certo esaltante. In più, novità assoluta nella storia statunitense, il vecchio Biden (classe 1942) lascia la presidenza togliendosi qualche piccolo macigno dalla scarpa, ricordando che l’assalto al Campidoglio il gennaio del 2021 – praticamente quattro anni fa esatti –, “non va dimenticato o riscritto, fu una vera minaccia”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri media
Io continuo a rivivere le cinque ore tremende di quel gelido mercoledì pomeriggio in cui ho cercato di proteggere i rappresentanti eletti, a prescindere dalla loro ideologia politica, e i loro collaboratori all’interno dell’edificio del Campidoglio, senza mai sparare un … Coloro che non hanno vissuto quella violenza potrebbero avere l’impressione che il 6 gennaio 2021 appartenga al passato. (la Repubblica)
«Non va dimenticato o riscritto, fu vera minaccia». Con queste parole il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ricordato con un editoriale sul Washington Post l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 quando i fan di Donald Trump tentarono di bloccare la proclamazione parlamentare della vittoria dei democratici sui repubblicani. (Avvenire)
Alcuni, scrive fra gli altri il New York Times, si sono pentiti delle loro azioni. Gli imputati, durante tutto questo tempo, sono stati chiamati a rispondere delle loro azioni davanti a un Tribunale federale, a Washington, a pochi isolati di distanza dal Campidoglio. (Corriere del Ticino)
Per l’insurrezione del 6 gennaio 2021 il Dipartimento Giustizia ha incriminato 1’583 persone, 1’100 sono state condannate, 667 incarcerate, alcune indagini e molti processi sono ancora in corso. In settimana ancora una volta andrà in tribunale per testimoniare sui fatti. (RSI)
WASHINGTON — Lo Sciamano di QAnon produce arte a Phoenix, ma continua a credere che il 6 gennaio sia stato «una trappola ordita dallo stato». Invece Enrique Tarrio, capo dei Proud Boys, sta in galera e ci resterà una ventina di anni, a meno che Trump lo liberi in qualità di patriota ingiustamente perseguitato. (la Repubblica)
A dodici giorni esatti dalla nascita di Gesù nella grotta di Betlemme, il 6 gennaio, tre uomini saggi, potenti e di età diverse - il giovane, l’adulto e l’anziano - con i loro doni: l’oro, il simbolo della regalità; l’incenso, l’espressione della purezza rivolta al divino e la mirra legata alla passione ovvero alla sofferenza che sublima la morte si prostrarono dinanzi alla speranza di un mondo nuovo che portasse la salvezza. (La Gazzetta del Mezzogiorno)