Mattarella ricoverato per l’impianto di un pacemaker, le condizioni sono buone





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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è ricoverato all’ospedale Santo Spirito di Roma per un intervento programmato al cuore, finalizzato all’installazione di un pacemaker. Le sue condizioni, come precisato dal Quirinale, non destano preoccupazione: il capo dello Stato, giunto in serata con mezzi propri, è stato affidato alle cure del professor Roberto Ricci, primario di cardiologia, già medico di Giorgio Napolitano.
Nonostante l’ora insolita del ricovero – verso l’ora di cena – e il fugace allarme tra i palazzi politici, si è trattato di una procedura pianificata, preceduta da una coronarografia. «La ripresa è rapida», spiegano gli esperti, sottolineando come l’intervento, sebbene delicato, sia ormai di routine e comporti benefici immediati per i pazienti. Mattarella, che dovrebbe lasciare l’ospedale prima di Pasqua, avrà bisogno di una settimana di riposo prima di riprendere le normali attività.
La notizia, inizialmente circolata in modo frammentario tra agenzie e redazioni, aveva suscitato un momento di apprensione, anche per la riservatezza che tradizionalmente circonda le condizioni di salute dei capi di Stato. Tuttavia, la conferma ufficiale ha rapidamente chiarito la natura non emergenziale dell’operazione. «Un appuntamento programmato», hanno ribadito fonti vicine al presidente, escludendo complicazioni.
Giorgia Meloni, da parte sua, ha espresso solidarietà con un messaggio essenziale: «L’Italia lo attende». Un tono sobrio, in linea con la riservatezza che caratterizza l’evento. Del resto, la storia repubblicana registra diversi casi analoghi, da Pertini a Napolitano, senza che le funzioni presidenziali ne risentissero. Il pacemaker, del resto, è un dispositivo che – una volta impiantato – garantisce una vita del tutto normale, anzi spesso migliorandone la qualità.