Quirinale, chi sogna un golpe pur di sbarrare la strada a Silvio Berlusconi: la bassezza di Marcello Sorgi

LiberoQuotidiano.it INTERNO

se ne uscì quasi perorando un governo dei militari qualora i partiti non avessero dato a Mario Draghi l'appoggio necessario.

E cioè il fatto che proprio la concreta eventualità di farcela potrebbe far cambiare idea a Mattarella.

DETERIORAMENTO. Sicuramente anche al Presidente sarà parso che Sorgi ancora una volta l'ha sparata grossa

Lo fa sotto la forma di monito a Silvio Berlusconi, la cui candidatura, dice, cresce di giorno in giorno grazie a una accorta strategia che però sottovaluta un elemento. (LiberoQuotidiano.it)

Su altri media

Il centrodestra lo prega di sciogliere la riserva. All'apparenza è il giorno di Silvio Berlusconi. (La Repubblica)

Mentre i suoi fedelissimi lavorano per recuperare i voti che mancano sulla carta, lui è impegnato senza sosta per convincere Salvini e Meloni. È da quest’ultimo che bisogna partire per provare a capire cosa sta succedendo in questi giorni. (Fanpage.it)

Dopo essere arrivata sul 2-0, la squadra di Ralf Rangnick si è fatta riprendere sul 2-2, vanificando il vantaggio. Rangnick è rimasto soddisfatto di quanto visto: “Ha fatto una buona partita ed ha fatto vedere le cose che mi aspetto da lui ed il motivo per cui ho deciso di farlo partire dall’inizio”, ha detto il manager ad MUTV (Calcio In Pillole)

Secondariamente, evita che al sommo Colle vada, non dico un uomo scelto dal centrodestra, ma lo stesso Draghi, il quale, al contrario di Mattarella, non viene dalle file di nessun partito e per di più non è tipo influenzabile o attento agli equilibrismi politici Ha aggiunto che “il massimo” sarebbe se fosse proprio l’attuale presidente della Repubblica a succedere a se stesso. (Nicola Porro)

Eh si, alla fine Berlusconi ha deciso di fare il Berlusconi nonostante l’occasione concretissima di rappresentare finalmente una figura unificante per tutto il Paese in nome di una destra davvero liberale, davvero europea, davvero responsabile. (L'HuffPost)

Corollario evidente, quasi una tautologia: si sgomberi il tavolo dalla più controindicata delle candidature, rispetto alla suddetta esigenza unitaria, quella di Berlusconi. Da ultimo: perché non confidare che, una tantum, dai partiti possa sortire uno scatto di creatività e di responsabilità collettiva dal quale tutti trarrebbero beneficio anziché il solito, generale discredito? (L'HuffPost)