Scomparsa di Souad Alloumi: condannato all’ergastolo per omicidio volontario l’ex marito

Milano Fanpage.it INTERNO

L'ex marito della dona, dal canto suo, ha sempre negato tutto, proclamandosi innocente durante l'intera fase del processo.

Secondo l'accusa, il corpo della donna si sarebbe trovato proprio all'interna del saccone, ma non è mai stato ritrovato.

in foto: Souad Alloumi, la donna scomparsa nel giugno 2018 e mai più ritrovata.

Ma nonostante le intense ricerche, non è mai stato localizzato.

Scomparsa tra il 3 e il 4 giugno 2018, le ricerche si erano estese in tutta la zona, compresi boschi e laghi. (Milano Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

Omicidio Giuseppe Parretta, ergastolo per Salvatore Gerace: la sentenza. Il comportamento processuale dell’assassino "è sempre stato denigratorio verso la mamma di Giuseppe", ha sottolineato anche Jessica Tassone, avvocata di parte civile per i fratelli di Giuseppe e presidente di un’associazione che si occupa di violenza di genere. (Today)

La Corte d'assise di Brescia ha condannato all'ergastolo per omicidio volontario Abdelmjid El Biti, il marito della ventottenne di origine marocchina Souad Alloui, scomparsa da casa sua a Brescia la notte tra il 3 e il 4 giugno del 2018. (La Repubblica)

Così ha sentenziato la Corte d'Assise di Brescia che ha condannato per omicidio volontario Abdelmjid El Biti. Il delitto si è consumato nel piccolo appartamento dove viveva Souad, che è stata strangolata alla presenza dei bambini" aveva detto oggi in aula il magistrato. (IL GIORNO)

Il pm chiede l’ergastolo per il marito di Souad. Si consuma l’ultimo atto del processo di primo grado a carico di Abdelmjid El Biti, 50enne marocchino accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. (Thesocialpost.it)

La Corte d’Assise ha contestato a Gerace l’aggravante della premeditazione, accogliendo la richiesta di condanna avanzata dal pm della Procura della Repubblica di Crotone, Ines Bellesi, e dalle parti civili. (Zoom24.it)

Da ieri sera, quindi, nella scheda personale del detenuto Nicolino Grande Aracri c’è scritto “fine pena mai”. Gli ermellini hanno condannato all’ergastolo il boss di Cutro accusato dell’omicidio del boss Antonio Dragone. (Il Fatto Quotidiano)