Vitamina D: la carenza può aumentare la dipendenza da oppiacei e raggi UV

Infinity News SALUTE

L’obiettivo principale dello studio è quello di trovare la relazione tra la vitamina D, la sua presenza nel corpo e i comportamenti di ricerca di raggi UV e oppiacei.

Nuove scoperte suggeriscono che assumere integratori a basso costo per affrontare il problema della carenza di vitamina D, potrebbe risolvere anche il problema di dipendenza da oppiacei.

Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, il trattamento di vitamina D può offrire una nuova prospettiva per ridurre il disturbo da dipendenza oppiacei e rafforzare i trattamenti esistenti sul mercato

Nel frattempo, i pazienti che avevano una grave carenza di vitamina D avevano il 90% di probabilità in più. (Infinity News)

Ne parlano anche altri giornali

Se notiamo uno di questi segnali, consideriamo la possibilità’ di consultare un medico per un esame del sangue della vitamina D Secondo uno studio del 2018, le persone con disturbi del sonno, che assumevano integratori di vitamina D, miglioravano la qualità del riposo notturno. (Proiezioni di Borsa)

In realtà sono un gruppo e sono addirittura cinque: le due forme per noi più importanti sotto cui la vitamina può presentarsi sono la D2 e la D3, molto simili tra loro per attività biologica. La vitamina D è una vitamina liposolubile (si scioglie nei grassi) endogena, ovvero sintetizzata direttamente dal nostro organismo, soprattutto per effetto dei raggi UV. (Il Piccolo)

Sin quasi dall’inizio della pandemia di Covid-19, si è iniziato ad ipotizzare che la vitamina D potesse essere correlata con un certo sviluppo della malattia o che addirittura potesse proteggerci dal contrarre l’infezione. (FocusTECH)

Anche la pelle secca e screpolata è uno dei sintomi più evidenti della mancanza di questa vitamina. Infatti l’eccessiva assunzione di vitamina A (superiore ai 300 milligrammi) rischia di causare l’ipervitaminosi che può nuocere gravemente al fegato (Proiezioni di Borsa)

Ma quali sono i primi segni di tossicità da vitamina D? Secondo uno studio recente messo a punto dall’Università di Copenhagen, inoltre, valori troppo elevati di vitamina D aumenterebbero il rischio di morte per cause cardiovascolari. (Vanity Fair Italia)

La carenza di vitamina D può portare all’aumento del rischio di dipendenza da oppiacei e raggi UV. Confrontando i normali topi da laboratorio con topi con carenza di vitamina D, i ricercatori hanno scoperto che la modulazione dei livelli modifica i diversi comportamenti di dipendenza. (RagusaNews)