Dazi, accordo tra Usa e Regno Unito: per le auto tariffe al 10% | Quattroruote.it

Dazi, accordo tra Usa e Regno Unito: per le auto tariffe al 10% | Quattroruote.it
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Quattroruote ESTERI

L'impatto dell'accordo. L'accordo riguarda aziende come Aston Martin, Bentley, Rolls-Royce, McLaren, Mini e, soprattutto, Jaguar Land Rover. Il gruppo controllato dall'indiana Tata sarebbe stato il più penalizzato dal neo protezionismo americano e non a caso ha sospeso tutte le esportazioni fino al 4 maggio. Gli Stati Uniti rappresentano di gran lunga il maggior mercato per JLR: le 128.988 vendite dell'esercizio fiscale al 30 marzo pesano per il 32% sui volumi totali. (Quattroruote)

Su altre testate

Se qualcuno meritava un buon accordo commerciale con gli Stati Uniti, era la Gran Bretagna. Di fatto, ha un deficit commerciale con gli Stati Uniti, acquista molti prodotti manifatturieri statunitensi, spende molto per la propria difesa e ha un leader che piace al presidente Donald Trump. (Milano Finanza)

L'opposizione infatti rileva che la situazione migliora rispetto alle minacce ma non rispetto all'era pre-Trump: i dazi generali al 10% rimangono nonostante l'interscambio commerciale tra le due sponde dell'atlantico sia più equilibrato che non verso il resto d'Europa. (RaiNews)

Stop alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito: Donald Trump porta a casa la sua prima intesa sui dazi con un Paese estero. (Sky TG24)

Accordo sui dazi con Londra. Trump temporeggia con Ursula

Donald Trump ha annunciato di aver raggiunto un importante accordo commerciale con la Gran Bretagna. "Abbiamo firmato un grande accordo con Londra", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, sottolineando l’importanza di questo passo per entrambe le nazioni. (Radio Kiss Kiss - KissKiss.it)

Un accordo con un Paese sui dazi il presidente americano l’ha siglato. Ma non è stato quello con l’Europa, come aveva sperato Giorgia Meloni dopo il suo viaggio a Washington, ma con la Gran Bretagna. La premier italiana si è lasciata incensare da Donald Trump solo in cambio di nuove spese dell’Italia in armi e gas americano, e di tanta indulgenza sulla web tax, ma sul resto nulla. (la notizia)