L’addio di Berlusconi a Palazzo Grazioli, incubo di Fini e dimora storica della Seconda Repubblica

Corriere della Sera INTERNO

La decadenza dei selfie in bagno e le incursioni di Patrizia d’Addario sarebbero arrivati dopo, molto dopo.

Il 3 agosto del 2013, quando riceve la notizia della condanna in via definitiva, Berlusconi si trova là dentro.

Quando entra da affittuario nel piano nobile di Palazzo Grazioli, Berlusconi viene considerato un uomo politicamente finito.

L’inerme Palazzo Grazioli scrive anche capitoli decisivi della storia, come dire, più contemporanea. (Corriere della Sera)

Su altre testate

(Fotogramma). "Berlusconi subito senatore a vita, come ha giustamente proposto la collega Ronzulli, per ripagarlo in parte dall’indegna cacciata dal Parlamento del 2013". Lo ha detto Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, durante la conferenza stampa sulla giustizia al Senato. (Adnkronos)

La capogruppo azzurra a Montecitorio ha affondato il colpo: "La storia del Paese, oltre che quella personale del Presidente Silvio Berlusconi, fu manipolata. Le reazioni in casa Forza Italia. Due big del partito come Mariastella Gelmini e Mara Carfagna hanno commentato duramente quanto emerso nelle ultime ore. (ilGiornale.it)

Nel sintonizzarsi sul nuovo, nell'esigenza di andare all'essenziale, che riguarda anche un tipo sensibile come Berlusconi agli stati d'animo collettivi, rinunciare a Palazzo Grazioli è nelle cose. Gli passavano i dimafoni e lui: «Sono Silvio Berlusconi». (Il Gazzettino)

Noi vogliamo subito una Commissione parlamentare d’inchiesta per ripristinare una volta per tutte la verità definitiva su questa vicenda. “Il presidente Silvio Berlusconi, nel 2013, è stato ingiustamente condannato da magistrati che avevano come unico obiettivo quello della sua estromissione dalla vita politica italiana. (CityNow)

Viviamo sotto un golpe da sette anni (perché è fin banale notare che quella sentenza cambiò la morfologia del panorama politico e la stessa storia del Paese)? (Nicola Porro)

Risalgono a 7 anni fa e coinvolgono soggetti differenti: Silvio Berlusconi, il magistrato Antonio Esposito e il relatore-magistrato Amedeo Franco. Anche la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, ha immediatamente diramato una nota. (Notizie - MSN Italia)