In Italia i rigoristi spingono per il modello australiano "zero Covid"

InsideOver INTERNO

Il modello australiano. Possiamo etichettare l’approccio appena descritto con la definizione di “modello australiano“.

Non appena i casi scendono, toccando quasi lo zero, allora le misure di contenimento vengono sospese e le aree tornano alla normalità.

Se il primo dei due approcci è ancora impraticabile – almeno, non in tutta Italia – il secondo non è da meno.

Una strategia del genere – definita anche “zero Covid” – è stata adottata dall’Australia e dalla Nuova Zelanda (InsideOver)

Su altri giornali

Partirà da quel giorno il nuovo corso del governo Draghi e si delineeranno le strategia per contenere i contagi da Covid 19. Verso la zona arancione nazionale. Prima mossa: prolungare fino al 5 marzo il blocco degli spostamenti tra Regioni, anche in zona gialla, in modo da allineare il divieto alla scadenza del dpcm attualmente in vigore. (Corriere della Calabria)

Che si marciasse spediti verso una nuova stretta lo si era capito da tempo. Stessa cosa fa il toscano Giani, ma il semi-lockdown di due, tre settimane piace anche a Zingaretti, De Luca e Cirio. (La Stampa)

Coronavirus, ecco il bollettino ufficiale della Protezione Civile per il giorno 20 Febbraio (tra parentesi i numeri di ieri):. Contagiati (ieri 382.448 ) . Secondo gli ultimi dati comunicati dalle regioni ed elaborati dalla protezione civile, questa la situazione dei ricoverati. (AssoCareNews.it)

Ma se al virus viene impedito in primo luogo di entrare in casa, l’intera famiglia sarà protetta. Nel Regno Unito, i bambini della scuola primaria ricevono un vaccino antinfluenzale che viene spruzzato su per il naso. (Business Insider Italia)

In sostanza, misure da zona arancione ("non un lockdown come a marzo") uguali in tutto il Paese Tutta Italia in zona arancione scuro: i tre piani per il lockdown nazionale soft (dal 25 febbraio?) (QuiComo)

La sudafricana (che mette in difficoltà il vaccino) per ora è circoscritta in provincia di Bolzano, la brasiliana in Umbria. «La variante inglese sta correndo a una velocità superiore del 39 per cento rispetto alla versione originale di Sars-CoV-2» spiega l’ultima indagine del Ministero della Salute. (Il Gazzettino)