‘Ndrangheta, blitz contro il clan Bagalà: 19 misure. Ai domiciliari anche una avvocata di Aosta figlia…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Secondo i carabinieri, nelle investigazioni iniziate nel 2017, in particolare, il coinvolgimento di Maria Rita Bagalà riguarda due società: La “Sole Srl” e la “Calabria Turismo Srl”.

Per la Dda di Catanzaro, la “mente legale” della cosca di ‘ndrangheta era in Valle d’Aosta, e si tratta dell’avvocata 52enne Maria Rita Bagalà, figlia del presunto boss, finita agli arresti domiciliari.

Per l’accusa, i due coniugi erano riusciti ad ottenere, indebitamente, un finanziamento pubblico di quasi 600mila euro attraverso la “Calabria Turismo Srl”

Per la “Calabria Turismo Srl”, Maria Rita Bagalà era amministratrice, ma operava in maniera occulta. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

“Tali proposte emendative, tenendo conto delle specifiche condizioni regionali, permetterebbero una valutazione più coerente con la reale situazione epidemiologica locale, – spiega una nota della Regione – con particolare riferimento alla classificazione delle zone di colore”. (AostaSera)

Domiciliari per Francesco Cardamone, 40 anni, residente a Nocera Terinese; Giovanni Costanzo, 54 anni, residente a Falerna; Vincenzo Dattilo, 65 anni, di Lamezia; Francesco Antonio De Biase, 50 anni, di Lamezia; Luigi Ferlaino, di Falerna; Raffaele Gallo, di Conflenti; Giovanni Eugenio Macchione, 62 anni, detto “cugino calimero”, di Lamezia; Antonio Rosario Mastroianni,74, inteso Tonino “u milanese” o “postino”, di Nocera Terinese e Antonio Pietro Stranges, 68 anni, di Conflenti. (Valledaostaglocal.it)

E, infatti, proprio la settimana scorsa Millo è comparso davanti al sostituto Ceccanti per spiegare le proprie ragioni Questa l’ipotesi formulata dalla Procura della Repubblica di Aosta nei confronti di Paolo Millo, primario della Struttura complessa di Chirurgia generale dell’ospedale Parini di Aosta. (gazzettamatin.com)

I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa alle ore 11 di oggi lunedì 3 maggio al Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro. Per sette indagati è stata disposta la detenzione in carcere, per 10 gli arresti domiciliari e per due indagati la misura interdittiva, rispettivamente, del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, e del divieto di rivestire uffici direttivi delle persone giuridiche. (Valledaostaglocal.it)

Maria Rita Bagalà, avvocata coinvolta nell'ambito dell'operazione denominata Alibante della Dda di Catanzaro, sarebbe la "mente legale del clan" guidato dal padre Carmelo e si sarebbe occupata della "amministrazione dei diversi affari illeciti". (Aosta Oggi)

Questa mattina, lunedì 3 maggio, i carabinieri le hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Le indagini sono state avviate a seguito della presentazione, da parte di imprenditori lametini di denunce relative a estorsioni poste in essere da appartenenti alla cosca Bagalà, operante sulla zona costiera compresa tra i comuni di Nocera Terinese e Falerna, in provincia di Catanzaro (La Stampa)