“Ramy poteva essere mio fratello, così abbiamo sfogato la nostra rabbia”

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La Stampa INTERNO

«Quella violenza era lo sfogo della rabbia che proviamo verso ciò che è successo a Ramy». Mariella, 17 anni, è appena uscita dalla sua scuola, il liceo classico Alfieri. Insieme ad alcuni compagni del collettivo scolastico torna sugli scontri di giovedì in piazza. Un mese fa gli scontri davanti al Politecnico, adesso di nuovo violenza in piazza. Cosa sta succedendo?«Quando ho visto quel video so… (La Stampa)

Su altri media

Dopo il lancio di bombe carta e fumogeni contro le camionette della polizia, le forze dell'ordine hanno reagito caricando i partecipanti al presidio per Ramy in corso a Roma, nel quartiere San Lorenzo. (Sky Tg24 )

Dopo che sono stati rovesciati alcuni cassonetti e lanciati bottiglie e petardi contro gli agenti in tenuta antisommossa, che formavano un blocco, le forze dell’ordine hanno reagito caricando i manifestanti. (Il Fatto Quotidiano)

Violenze contro i poliziotti e antisemitismo, con l'assalto alla sinagoga di Bologna, nei cortei di ieri, sabato 11 gennaio, per Ramy Elgaml. Un clima irrespirabile, stigmatizzato dalle forze politiche e dallo stesso premier, Giorgia Meloni. (Liberoquotidiano.it)

Scontri a Bologna per Ramy, il Pd: “Inaccettabile e intollerabile”. FdI: “Pericolosa escalation”

Momenti di tensione a Roma, durante una manifestazione indetta per chiedere giustizia per la vicenda di Ramy Elgami, il diciannovenne che ha perso la vita lo scorso 23 novembre a Milano, dopo un lungo inseguimento con la polizia mentre fuggiva in scooter con un amico, con una dinamica ancora da appurare pienamente da parte della magistratura. (Today.it)

Due manifestazioni "arabe" nella stessa giornata, i Pro Pal e i Pro Ramy: stessi slogan, medesimi atteggiamenti aggressivi nei confronti dello Stato. “Dalle periferie al centro non staremo in silenzio. (Secolo d'Italia)

BOLOGNA – La notte di caos, scontri e devastazione infiamma la politica. Se il sindaco Matteo Lepore, denunciando quanto accaduto a Bologna a seguito del corteo per la morte del milanese Ramy, denuncia come “non ci sono cause giuste per devastare la città”, diverse forze politiche condannano i danneggiamenti in centro ed esprimono solidarietà alle forze dell’ordine. (La Repubblica)