I portuali di Trieste: “chiamati a sostituirci interinali esterni senza Green Pass” – Il Giornale di Udine

Il Giornale di Udine INTERNO

La violenza mediatica contro quel plotone di lavoratori è devastante, grande come il coraggio di questi italiani che non si arrendono

Il governo, il sistema confindustriale e delle banche, vuole distruggere il simbolo che rappresentano in questo momento i portuali per il movimento “No Pass”.

Ogni gesto, anche il più insignificante, ogni pretesto, viene colto al volo per screditare, dividere, indebolire la resistenza dei portuali. (Il Giornale di Udine)

Ne parlano anche altre testate

Il presidente di Alpt Francesco Mariani replica alla denuncia che il Coordinamento dei lavoratori portuali ha annunciato di aver sporto perché alcuni dipendenti avrebbero lavorato senza green pass. La cosa in cui confidiamo è che al momento della chiamata il lavoratore ci dica di non avere il Green pass e a quel punto viene messo in assenza giustificata come previsto dalle norme nazionali (Il Piccolo)

Green Pass: Rumiz, c’è scollamento sociale e irrazionalità. “Stiamo assistendo a uno scollamento sociale da quando è esploso questo non problema del “no Green pass”: è un atto assurdo, io allora da oggi dichiaro di fondare partito contro la guida a destra perché essa limita la mia libertà e io voglio essere libero di guidare a sinistra” (Nordest24.it)

"Da domani torniamo al lavoro ma non ci fermiamo. Questa prima battaglia l’abbiamo vinta, dimostrando la forza e la determinazione dei lavoratori portuali e di tutti coloro che li hanno affiancati e sostenuti nella difesa della democrazia e della libertà individuale" (TriestePrima)

Certo – ha precisato Giannelli – l’optimum resta il vaccino ma il green pass resta uno strumento efficace nel contenimento del contagio’ Sciopero dal 15 al 20 ottobre 2021, la prima giornata di entrata in vigore del certificato verde Covid 19 non ha fatto registrare particolari problemi di ordine pubblico, né tanto meno la ‘paralisi’ tanto temuta. (Scuolainforma)

“Questa prima battaglia l’abbiamo vinta, dimostrando la forza e la determinazione dei lavoratori portuali e di tutti coloro che li hanno affiancati e sostenuti nella difesa della democrazia e della libertà individuale”, ma occorre “fare un passo in avanti assieme alle migliaia di persone e gruppi con cui siamo entrati in contatto in questi giorni”, dunque “da domani torniamo al lavoro – chi può – (per i portuali dal primo turno di lavoro del 17/10/2021) ma non ci fermiamo”. (Udine20 2020)

Già si sono verificati degli scontri nelle piazze italiane a causa delle crescenti tensioni dopo l’annuncio dell’introduzione del green pass: esempio su tutti è stato l’assedio della sede della Cgil romana. (Money.it)