Uccise brutalmente il cane Lillo. Due anni e mezzo di carcere per l'aguzzino

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– Giustizia per Lillo, il cane crudelmente ucciso due anni fa.

Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che insieme alla proprietaria dell’animale, si era costituita parte civile.

Due i capi d’imputazione: detenzione illegale di arma e uccisione di animale, quest’ultimo reato previsto e punito dall’articolo 544 bis del Codice penale

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dall’imputato contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Locri, confermata dalla Corte di Appello di Reggio Calabria (Quotidiano online)

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«Pena troppo lieve» La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dall’imputato contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Locri, confermata dalla Corte di Appello di Reggio Calabria La donna, dopo varie ricerche, lo trovò in fondo a un dirupo, crivellato di pallini e con le zampe legate. (Corriere della Sera)

«Occorre una tutela più incisiva per gli animali, che ancora non ricevono una copertura legislativa diretta non essendo loro riconosciuta soggettività giuridica La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dall’imputato contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Locri, confermata dalla Corte di Appello di Reggio Calabria (Il Crotonese)

I volontari hanno avvisato le autorità competenti. Secondo le testimonianze raccolte il parroco don Gianni Branco avrebbe fatto installare alcune inferriate che non permettono l’ingresso ai volontari e che costringono i gatti senza acqua e cibo. (Caserta Web)

Condannato in via definitiva a due anni e sei mesi di reclusione, alla multa di 7.333 euro e al risarcimento del danno in favore delle parti civili l’uomo che nel 2020 uccise l’animale a Gioiosa Marina, in provincia di Reggio Calabria (ilmattino.it)

La proprietaria, non vedendo rientrare Lillo la sera, inizialmente non si preoccupò poiché il cane spesso trovava ospitalità nelle case dei vicini per poi tornare la mattina successiva, cosa che non accadde quel giorno. (La Stampa)

L’uomo fu denunciato per il reato di maltrattamento di animali ed il cane sottoposto a sequestro penale Mia, questo il nome della cagnolina, riuscì incredibilmente a salvarsi grazie ai tanti bagnanti che si impegnarono a soccorrerla ed è poi stata adottata e ha iniziato una nuova vita. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)