Piacenza, licenziato il primario accusato di abusi su dottoresse e infermiere

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Redazione Interno
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Emanuele Michieletti, primario del reparto di Radiologia dell’ospedale di Piacenza, è stato licenziato per giusta causa dall’Ausl locale dopo le pesanti accuse di violenza sessuale aggravata e atti persecutori rivolte nei confronti di colleghe e collaboratrici. La decisione, presa ai sensi dell’articolo 2119 del codice civile, arriva a seguito delle indagini che hanno portato alla luce una lunga serie di presunti abusi, con oltre trenta episodi documentati in poco più di un mese.
Paola Bardasi, direttrice generale dell’azienda sanitaria, ha confermato il provvedimento durante un incontro con i giornalisti, sottolineando che sono già in corso verifiche interne. «Non escludiamo ulteriori misure – ha dichiarato –, anche in coordinamento con l’autorità giudiziaria». Michieletti, arrestato nelle scorse settimane, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni durante l’udienza davanti al Gip, mentre l’Ausl sta valutando la possibilità di costituirsi parte civile per garantire tutela alle donne coinvolte.
Le indagini, condotte dalla polizia, hanno ricostruito un sistema di molestie e violenze che si sarebbe protratto per mesi, con vittime costrette a subire in silenzio a causa del ruolo ricoperto dall’imputato. Sebbene i dettagli delle accuse non siano stati divulgati per rispetto delle persone offese, gli atti parlano di un clima di intimidazione e soprusi all’interno del reparto, dove il primario avrebbe approfittato della sua posizione dominante