Trump apre a riduzione dazi sulla Cina, ma la tariffa base del 10% resta per tutti

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ESTERI

Redazione Esteri Redazione Esteri   -   Mentre a Ginevra si avviano i colloqui tra Stati Uniti e Cina, Donald Trump ha lasciato intendere, attraverso un post su Truth Social, la possibilità di ridurre dall’attuale 10% all’80% i dazi imposti sui prodotti cinesi. Una mossa che, se confermata, potrebbe segnare una svolta nella guerra commerciale tra le due potenze, anche se la Casa Bianca ha ribadito che la tariffa generale rimarrà invariata per tutti i Paesi. «Sembra giusto», ha scritto il presidente, senza però precisare se la proposta sarà formalizzata durante i negoziati.

L’amministrazione statunitense, che nelle scorse settimane ha stretto un accordo commerciale con il Regno Unito presentato come un successo, sembra ora voler adottare una strategia diversa con Pechino. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha incontrato i rappresentanti cinesi in Svizzera per valutare margini di trattativa, mentre il ministro dell’Economia elvetico Guy Parmelin ha riferito che le parti potrebbero concordare una sospensione temporanea delle tariffe per facilitare il dialogo.

Da Bruxelles, intanto, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha mantenuto un profilo attendista, limitandosi a sottolineare l’importanza di «arrivare alla Casa Bianca con un pacchetto negoziale concreto». Le sue parole riflettono la cautela europea, dopo anni di tensioni con Washington sui dazi all’acciaio e all’alluminio, ma anche la consapevolezza che qualsiasi intesa Usa-Cina avrà ripercussioni sugli equilibri globali.