Etna, le colate laviche non sono più alimentate: debole attività esplosiva

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Rimane l’attività esplosiva. Persiste l’attività esplosiva nei restanti crateri, dove sporadicamente avvengono fenomeni esplosivi accompagnati da emissione di cenere, che si disperde rapidamente in atmosfera.

Successivamente, è stato osservato un moderato incremento verso valori medi dove tuttora permane.

L’analisi dei dati della rete Gps delle ultime 24 ore mostra delle oscillazioni con ampiezza confrontabile con l’errore, e non si registrano variazioni significative

Le colate di lava non sono più alimentate, i fronti di quella più lunga, in Valle del Bove, sono in raffreddamento. (Livesicilia.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo stesso si registra per l'attività infrasonica ha subito una brusca diminuzione sia nel tasso di accadimento che nell'energia degli eventi E' stata una nottata "serena" per l'Etna dopo aver dato spettacolo con una nuova fase parossistica: la sesta in otto giorni. (CataniaToday)

– L’ultima fase eruttiva al cratere di Sud-Est dell’Etna si è conclusa alle 12.25 di oggi. L’analisi dei dati della rete Gps delle ultime 24 ore mostra delle oscillazioni con ampiezza confrontabile con l’errore, e non si registrano variazioni significative (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Di seguito le webcam in cui è possibile seguire l’eruzione in diretta: (MeteoWeb)

"Vogliono esaminare qualsiasi affare che io abbia fatto per vedere di trovare una virgola fuori posto, nessun presidente ha dovuto affrontare queste cose", aveva scritto ad agosto. (Yahoo Notizie)

Il fenomeno parossistico, il sesto dal 16 febbraio scorso, è monitorato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. La localizzazione della sorgente è nell’area del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2.700 metri sul livello del mare. (BlogSicilia.it)

Lo stesso si registra per l'attività infrasonica ha subito una brusca diminuzione sia nel tasso di accadimento che nell'energia degli eventi. Un fenomeno immortalato dai satelliti della Nasa in cui si vede il percorso delle nubi di cenere dal vulcano fino a Palermo e alle coste tirreniche della provincia di Trapani (Rai News)