Addio "Tachipirina e vigile attesa" | Il Tar Lazio dà ragione al Comitato Cura Domiciliare Covid-19. "Aifa e Ministero della Salute impediscono le cure"

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Per tali ragioni il ricorso deve essere accolto” – conclude il tribunale amministrativo.

empo di lettura stimato: 3 minuto/i. Articolo aggiornato sabato, 15 Gennaio 2022 15:07. ADDIO TACHIPIRINA E VIGILE ATTESA. La battaglia del Comitato Cura Domiciliare Precoce Covid-19 consente finalmente di dire addio Tachipirina e vigile attesa alla comparsa dei primi sintomi del Covid. (La Gazzetta Digitale)

La notizia riportata su altri giornali

Secondo il Tar del Lazio il "contenuto della nota ministeriale, imponendo ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche, si pone in contrasto con l'attività professionale così come demandata al medico nei termini indicata dalla scienza e dalla deontologia professionale. (MessinaToday)

Dopo due anni di fallimenti conclamati la sentenza del Tar del Lazio mette una pietra tombale sull'operato del ministro Speranza, che ha la grande responsabilità di non aver mai voluto ascoltare le numerosissime esperienze cliniche portate dai medici di base. (LiberoQuotidiano.it)

“Il contenuto della nota ministeriale, imponendo ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche, si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicata dalla scienza e dalla deontologia professionale. (StrettoWeb)

"E' onore imprescindibile di ogni sanitario agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità' circa l'esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito" puntualizzano i giudici accogliendo il ricorso firmato dall'avvocato Erich Grimaldi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Secondo i giudici amministrativi, i medici possono scegliere la terapia domiciliare che vogliono per curare i pazienti malati di Covid. (Il Primato Nazionale)

Ultimo Aggiornamento: sabato, 15 Gennaio 2022 @ 15:08. “È onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito”. (Abruzzo Cityrumors)