Il Pd marcia diviso: in piazza per l’Europa ma no al suo riarmo. E Schlein si astiene

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La manifestazione del 15 marzo, intitolata “Una Piazza per l’Europa”, promette di diventare un momento di confronto acceso, se non addirittura di contraddizioni insanabili, all’interno del Partito Democratico. Mentre il Pd si prepara a scendere in piazza per ribadire il proprio sostegno al progetto europeo, emergono divergenze profonde sulla questione del riarmo dell’Unione, un tema che rischia di spaccare ulteriormente un partito già alle prese con tensioni interne. Piero Fassino, ultimo segretario dei Ds, non nasconde la sua perplessità: «Scendere in piazza per l’Europa e poi storcere il naso sul riarmo, che è condizione indispensabile per un ruolo internazionale più forte, è una contraddizione immanente».

La posizione di Fassino, che pure rappresenta una delle voci più autorevoli della sinistra italiana, non sembra però trovare d’accordo tutti. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha scelto di astenersi dal prendere una posizione netta, lasciando spazio a un dibattito che rischia di trasformare la manifestazione in un mero esercizio di retorica. A complicare il quadro, si aggiunge la contrarietà della Cgil, che parteciperà alla “contro-piazza” di Roma. «Abbiamo espresso con chiarezza la nostra contrarietà al riarmo», ha dichiarato il sindacato, sottolineando come questa scelta non abbia nulla a che fare con la costruzione di una difesa europea comune. «Qui si stanno riarmando gli eserciti nazionali, togliendo risorse a settori cruciali come la scuola, il lavoro e lo stato sociale», hanno aggiunto, evidenziando una frattura che va ben oltre le semplici divergenze politiche.

Anche tra i cittadini, tuttavia, il sentimento è variegato. Giuseppe Ferugia, storico edicolante di piazza Testaccio, ha espresso preoccupazione per le sorti dell’Europa, ma ha anche sottolineato la necessità di rilanciare il progetto europeo con una risposta «morale e culturale». «Il progetto dell’Europa era bello», ha dichiarato, «e serve compattezza per ridargli slancio». Una posizione che sembra rispecchiare quella di molti partecipanti alla manifestazione, tra cui amministrazioni locali e associazioni, come dimostra l’adesione di città come Trapani e Marsala all’iniziativa “Una Piazza per l’Europa – Tante città, un’unica voce”.

La manifestazione, promossa dall’Associazione dei Comuni Italiani – Sicilia, si propone di riaffermare i valori democratici e il ruolo dell’Unione Europea, ma rischia di fare i conti con una realtà politica frammentata. Mentre alcuni vedono nel riarmo una necessità per garantire all’Europa un peso maggiore sullo scacchiere internazionale, altri lo percepiscono come una minaccia ai principi di solidarietà e cooperazione su cui l’Unione è stata fondata.