Quirinale, Letta: "Domani incontro Salvini, serve nome condiviso"

Adnkronos INTERNO

Bisogna evitare di 'perdere' Mario Draghi sia al Colle che a Palazzo Chigi

Enrico Letta, segretario del Pd, a Che Tempo che fa si esprime così alla vigilia della giornata che segna l'inizio delle votazioni per l'elezione del presidente della Repubblica.

Il nome del premier Mario Draghi rimane sullo sfondo.

Sono rimasto abbastanza stupito nel vedere la dichiarazione ieri di Berlusconi, in cui ha detto no a Draghi presidente della Repubblica, che oggi Salvini ha confermato. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Saranno le prossime giornate a dire se quei 'passaggi politici' scioglieranno positivamente o meno il nodo su Draghi. Il no a Pier Ferdinando Casini da parte di Matteo Salvini interroga i dem e viene letto da alcuni come un passo verso Draghi. (LiberoQuotidiano.it)

Nella storia repubblicana i governi "fotocopia", cioè identici al precedente, non hanno mai avuto fortuna. Nel caso in cui Draghi fosse eletto al Quirinale, l'ipotesi del governo "fotocopia" servirebbe a soddisfare, almeno sulla carta, un paio di esigenze (La Repubblica)

E, al momento, pur avendo un consenso trasversale ha anche un trasversale dissenso, a partire da Meloni e pezzi di centrodestra. L’altro Matteo, viva la sincerità, spiega che prima di martedì sera non si concluderà niente ed “è tutta tattica”. (L'HuffPost)

Nei prossimi giorni dobbiamo mettere in campo tutta l'iniziativa politica per arrivare al profilo di una personalità super partes. Dobbiamo essere all'altezza. (LiberoQuotidiano.it)

C’è da lavorare, fanno sapere, sui parlamentari 5 Stelle che non seguono Conte. Intanto, la candidatura forte della coalizione in cui spadroneggiano i grandi elettori leghisti, dicono fonti del Carroccio, resta quella di Elisabetta Casellati. (Open)

Matteo Salvini stoppa Pierfedinando Casini, il candidato che sta piantando solide radici per il Quirinale nella sua coalizione: “Non farò il suo nome, non è una proposta di centrodestra” poiché eletto al Senato con i voti del Pd. (L'HuffPost)