Stellantis aumenta la produzione ma annuncia altre Cigs. Paga lo Stato. Calenda: "Ignominia nazionale"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Brutte sorprese per gli operai del gruppo Stellantis, che dai giornali, durante le ferie, avevano letto di promesse e impegni da parte del gruppo guidato dagli Elkann ma anche di minacce continue sui livelli occupazionali per provare a far tacere il governo che chiede di non depauperare il patrimonio (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Il collasso della produzione di Stellantis sta desertificando l’indotto italiano. Gli ultimi precipitati nell’incubo dell’instabilità sono i lavoratori della Sangritana, la società di trasporto merci su ferro controllata dalla pubblica Tua che si occupa di caricare i Ducato sfornati nello stabilimento vicino a Chieti: il calo dei volumi dei veicoli commerciali ha fatto scattare la cassa integrazione per 92 persone. (Il Fatto Quotidiano)
Non usa mezzi termini Francesco Borgomeo, presidente di Unindustria Cassino, dopo che le organizzazioni sindacali hanno sollevato l’ennesimo problema, con cinque aziende pronte a mandare a casa circa 200 dipendenti. (ilmessaggero.it)
La desertificazione industriale causata dal progressivo disinteresse di Stellantis per il nostro Paese corre a ritmi mai visti: la cassa integrazione diventa così un contagio trasmesso dagli impianti principali del gruppo a quelli delle terze parti sorti tutt'attorno negli anni d'oro di Fiat. (Start Magazine)
S’infiamma il rientro in fabbrica dei lavoratori dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. (Corriere della Sera)
L’estate lunga di Stellantis diventa lunghissima: ancora ferie forzate per gli operai dello stabilimento di Piedimonte San Germano a casa dallo scorso 30 luglio. (LeggoCassino.it)
Altre due settimane di fermo produttivo per la fabbrica di motori Stellantis Termoli Lo stabilimento Stellantis Termoli, specializzato nella produzione di motori, sta attraversando una crisi produttiva senza precedenti. (ClubAlfa.it)