Inflazione in calo negli Stati Uniti: prezzi al consumo crescono meno del previsto

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L'inflazione rallenta negli Stati Uniti. I prezzi al consumo in febbraio sono saliti del 2,8%, sotto il 2,9% atteso dagli analisti e meno del 3% di gennaio. Su base mensile l'aumento è stato dello 0,2%, inferiore al +0,3% su cui scommetteva il mercato. L'indice core - quello al netto di energia e alimentari - ha segnato un rialzo mensile dello 0,2% e su base annua del 3,1%. In ambedue i casi il dato è migliore delle attese degli analisti che scommettevano rispettivamente su +0,3% e +3,2%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altre fonti
Gli indici di Wall Street stanno registrando lievi guadagni in vista della pubblicazione dei dati CPI degli Stati Uniti per il mese di febbraio, prevista per le 13:30 di oggi. Gli investitori sembrano sperare che i dati possano portare sollievo al mercato, mostrando un valore leggermente inferiore o in linea con le aspettative. (XTB)
I dati sull'inflazione CPI degli Stati Uniti per febbraio saranno il principale rapporto macroeconomico di questa settimana. Mentre il mondo intero è attualmente concentrato su dazi, incertezze economiche negli Stati Uniti e un potenziale cessate il fuoco in Ucraina, le problematiche legate all'inflazione potrebbero avere un enorme impatto sulla politica monetaria della Fed, che continua a influenzare in modo significativo il dollaro. (XTB)
. Wall Street apre positiva. (Tiscali Notizie)

Le stime erano per un +0,3% mensile e un +2,9% annuale. (GEA)
Un significativo contributo all’aumento dell’inflazione è venuto dall’indice per l’alloggio, che è cresciuto dello 0,3%, rappresentando quasi la metà del totale mensile. (Borse.it)
L’inflazione è un indicatore economico cruciale che determina il costo della vita e la salute dell’economia. Nel mese di febbraio 2025, gli Stati Uniti hanno registrato un rallentamento nell’inflazione, offrendo segnali positivi agli analisti e ai consumatori. (Gaeta.it)