Coronavirus, il dramma degli italiani licenziati e bloccati in Australia: «Non ci sono voli di rientro»

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Non è chiaro infatti se questo comporti restrizioni particolari per chi, iscritto all'anagrafe degli italiani all'estero (Aire), decida di rientrare in Italia.

Carè ha invece sollecitato chiarimenti in merito al divieto imposto in Italia di muoversi al di fuori del proprio comune di residenza.

Il motivo, fanno sapere dall'ambasciata italiana a Canberra, è che «al momento non sono previsti voli speciali di rientro verso l'Italia dall'Australia». (Leggo.it)

Ne parlano anche altre fonti

Intanto i casi nel Paese continuano ad aumentare, sono 2.550 al momento con 12 morti. Dopo il caso della Ruby Princess, attraccata a Sidney dalla quale sono sbarcati 147 passeggeri positivi al Covid-19, l'Australia considera le navi da crociera potenziali focolai. (Giornale di Sicilia)

Non è chiaro infatti se questo comporti restrizioni particolari per chi, iscritto all'anagrafe degli italiani all'estero (Aire), decida di rientrare in Italia. La mappa in diretta, ecco come si sta diffondendo il coronavirus giorno per giorno in tutto il mondo. (La Stampa)

Dal consolato di Brisbane, dice, non è arrivato nessun aiuto: «Giorni fa ci hanno consigliato di aspettare perché stavano organizzando dei voli speciali con la Farnesina. Ma è bloccata a 14 mila chilometri da casa, nel mezzo di un’emergenza sanitaria ormai diffusa a livello mondiale. (Lettera43)

Non è chiaro infatti se questo comporti restrizioni particolari per chi, iscritto all'anagrafe degli italiani all'estero (Aire), decida di rientrare in Italia. Intanto i casi di contagio nel Paese continuano ad aumentare: sono 2.550 al momento, con 12 morti (CAOS NELLE SPIAGGE DEL PAESE - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA). (Sky Tg24 )

Dopo il caso della Ruby Princess, attraccata a Sydney dalla quale sono sbarcati 147 passeggeri positivi al Covid-19, l'Australia considera le navi da crociera potenziali focolai. Le autorità australiane hanno ordinato a due navi da crociera al largo della costa occidentale di lasciare "immediatamente" le acque del Paese per scongiurare il rischio di diffusione del coronavirus. (laRegione)

Sono tre, e non due come era emerso inizialmente, le navi da crociera bloccate dalle autorità al largo delle costa occidentale dell'Australia. L'ultima nave è la Vasco da Gama sulla quale viaggiano 800 australiani, 109 neozelandesi, 33 britannici e turisti di altre nazionalità. (Ticinonline)