Spostamenti tra Regioni e visite agli amici: ipotesi proroga di trenta giorni

Corriere Adriatico INTERNO

I limiti dovrebbero riguardare sia la mobilità tra le Regioni (il blocco scade il 25 febbraio) sia la possibilità di fare visita ad amici e parenti e cioè la regola che, per ora valida fino al 5 marzo, consente di spostarsi verso un'altra abitazione privata massimo in due persone, con i figli minori di 14 anni.

Il nuovo decreto legge Covid potrebbe prorogare di trenta giorni le limitazioni agli spostamenti legati all'emergenza. (Corriere Adriatico)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La strategia complessiva del nuovo esecutivo sarà poi definita con il Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm), che seguirà quello in scadenza il 5 marzo. Anche a Napoli nonostante le nuove restrizioni si sono viste file sul lungomare e nei bar (Tiscali Notizie)

Tra gli argomenti in discussione Il decreto legge che vieta gli spostamenti tra regioni in scadenza il 25 febbraio Domani mattina il nuovo decreto. (Livesicilia.it)

E a questo scopo - ha concluso Bonaccini - è anche necessario che i provvedimenti restrittivi regionali siano adottati con l'intesa del ministro della Salute" Tutte le Regioni, ha proseguito, "hanno poi richiesto che per i provvedimenti che introducono restrizioni particolari per singoli territori si attivino anche contestualmente gli indennizzi per le categorie coinvolte. (AGI - Agenzia Italia)

Domani è in programma il Consiglio dei ministri e verrà già stilato il nuovo decreto legge. Il nuovo governo Draghi – secondo quanto riportato da Repubblica – è pronto già ad adottare nuove misure per contrastare l’emergenza coronavirus, in netto anticipo rispetto alla scadenza del dpcm, prevista il 5 marzo. (Il Quotidiano Italiano - Bari)

Verso stop agli spostamenti tra le Regioni fino al 31 marzo. Secondo indiscrezioni, il governo starebbe valutando lo stop agli spostamenti tra le regioni fino al 31 marzo per contenere il più possibile le varianti che avanzano così velocemente: l’ipotesi che circolava negli ultimi giorni era quella di uno slittamento fino al 5 marzo, quando sarebbero scadute anche le altre misure anti-Covid. (Orizzonte Scuola)

L’Italia «tutta arancione» divide. Dalla riunione non è invece emersa una linea unitaria sulla zona arancione nazionale evocata in mattinata. Bonaccini: «Sui vaccini serve un cambio di passo». Sul tavolo della riunione odierna, anche la questione dei vaccini. (Open)