Omicidio Poggi, il giudice che assolse Alberto Stasi: «Troppi dubbi e nessun movente. Sempio? C'era uno scontrino come alibi»

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leggo.it INTERNO

A distanza di sedici anni dalla sentenza di primo grado che assolse Alberto Stasi dall’accusa di aver ucciso Chiara Poggi, il giudice che prese quella decisione, Stefano Vitelli, torna a parlarne. Oggi alla sezione Riesame del tribunale di Torino, Vitelli ricorda al Corriere della Sera il contesto in cui si svolse il processo abbreviato e le motivazioni che lo portarono ad assolvere Stasi il 17 dicembre 2009 (leggo.it)

Su altri giornali

Si è svegliato un’ora prima, si è rasato la barba, ha fatto colazione insieme ai compagni di cella. Dopodiché il travet si avvia lungo l’identico tr… (La Repubblica)

Lunedì 13 agosto, lunedì 24 settembre. Quarantatré giorni per tornare là dove tutto è cominciato, nel lato oscuro di Alberto Stasi. Nelle contraddizioni, nelle lacrime e negli errori di questo giovane di 24 anni, accusato di aver ammazzato con ferocia la fidanzata, Chiara Poggi, dopo quattro anni di apparente amore. (la Repubblica)

Non solo due consulenze che indicano la possibile riconducibilità del DNA trovato sulle e sotto le unghie di Chiara Poggi ad Andrea Sempio, ma anche nuovi accertamenti su impronte digitali e di scarpe lasciate sulla scena del crimine. (Fanpage.it)

Delitto di Garlasco e il giudice viareggino che assolse Alberto Stasi

Quali erano le sue impressioni iniziali? «Ero colpevolista, come tanti, ma quando è emerso che Stasi non utilizzò il computer per una finestra di appena 11 minuti, ho capito che sarebbe stato impossibile per lui commettere l’omicidio. (ilmessaggero.it)

Oggi il famoso ’delitto di Garlasco’ si riapre clamorosamente: infatti mentre la Cassazione ribaltò la sentenza di 159 pagine di Vitelli infliggendo la pena a 16 anni carcere per Stasi, ecco il colpo di scena. (LA NAZIONE)