Gli Ordini di medici e infermieri: "Giusto adottare il pugno duro"

Tra gli infermieri la corsa al vaccino è stata più lenta, rispetto ai medici.

Il pugno duro dell’Ausl contro i sanitari non vaccinati non è una sorpresa, per gli ordini di medici e infermieri.

"Tra i medici la copertura vaccinale ha superato il 90% – ricorda Grossi – Ma abbiamo ancora alcuni colleghi che, per vari motivi, non intendono sottoporsi al.

Aaltri 199 infermieri e 51 medici non sono ancora vaccinati, ma hanno avuto il Covid da poco

(il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Opi Pordenone sospende 73 infermieri no vax. La vaccinazione anti Covid19 di un'infermiera. Il direttore generale dell’Asugi, Poggiana: Prenoteremo il vaccino per i no vax . (Nurse24)

Il presidente ha reso noto, dai dati in suo possesso, che sono 37 i medici non vaccinati in provincia di Pordenone Il 70 per cento degli infermieri sospesi dall’ordine è pensionato. (Il Messaggero Veneto)

La Regione Emilia-Romagna non ha ancora reso note le disposizioni ufficiali in questi casi (come invece hanno fatto altri territori) ma la sospensione (che vale anche per lo stipendio) sembra probabile. (IlPiacenza)

L'interruzione dell'attività dev'essere immediata, anche se il datore di lavoro non è a conoscenza della sospensione. L'avverbio presumibilmente è d'obbligo, perché la regione ha fornito ai dipartimenti di prevenzione solo i nomi degli inadempienti, non il loro datore di lavoro. (TGR – Rai)

Il brano è accompagnato da un video girato a Londra e celebra il rito collettivo del calcio e il ritorno alla vita del post pandemia in un continente vaccinato, "dalle strade di Dublino a Notre Dame", come canta il leader della band irlandese nel pezzo dal sound pop ma con la chitarra marchio di fabbrica del gruppo irlandese e una spruzzata di dance, assicurata dal dj e produttore olandese. (La7)

Gli infermieri e il dipartimento di prevenzione di Pordenone sono stati i più rapidi. Pordenone, gli infermieri non vaccinati e sospesi già fuori dai reparti. In molti erano già in pensione, le case di riposo sono invece preoccupate per la scarsità di infermieri sul mercato e la garanzia dei servizi. (TGR – Rai)