Processo Eni, indagati i due pm. "Prove nascoste e falsi testimoni"

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Secondo la procura di Brescia, i due.

I computer degli uffici dei magistrati indagati, lunedì scorso sono stati perquisiti per acquisire le email dei due magistrati.

La segnalazione del procedimento a carico dei due pm è arrivata al procuratore della Cassazione Giovanni Salvi, al Consiglio superiore della magistratura e al ministero della Giustizia.

Il procuratore capo di Milano, Francesco Greco, in una nota in soccorso dei suoi due pm spiega: "L’indagine nei confronti dell’aggiunto De Pasquale e del pm Spadaro è atto dovuto che merita rispetto istituzionale, tanto quanto l’assoluta professionalità dei colleghi

Avrebbero "ignorato" atti e documenti che andavano a favore degli indagati, poi tutti assolti, nell’inchiesta sul processo per corruzione internazionale che aveva al centro il pagamento di tangenti da parte di Eni e Shell. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

Era stato girato di nascosto il 28 luglio del 2014 da Amara durante un incontro con Armanna. Si tratterebbe, in particolare, di chat «costruite ad arte» da Vincenzo Armanna con un testimone compiacente con accuse contro altri imputati, finite nel processo Eni-Nigeria. (ilGiornale.it)

A quanto si apprende, nelle mail, inviate dal pm Storari (pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell'avvocato Piero Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio) ai vertici dell'ufficio, il magistrato faceva notare la inattendibilità dell'ex manager Eni Vincenzo Armanna. (Sky Tg24 )

I pm infatti, stando alle accuse, avrebbero omesso di depositare delle chat che dimostrerebbero che Armanna pagò 50 mila dollari a un testimone per confermare la sua versione a processo. Testimone che tra l’altro si tirò indietro perché voleva più soldi. (La Sentinella del Canavese)

Milano, 10 giu. (LaPresse) – “L’apertura del procedimento da parte della Procura di Brescia nei confronti del procuratore aggiunto De Pasquale e del sostituto procuratore Spadaro, è atto dovuto che merita rispetto istituzionale, tanto quanto l’assoluta professionalità dei colleghi”. (LaPresse)

Il 7 ottobre 2014 anche Armanna rilascia un'intervista in cui rivela gran parte delle circostanze oggetto della sua denuncia del 30 luglio Passa poco più di un anno ed il 30 luglio del 2014 Armanna si presenta in Procura a Milano per rendere dichiarazioni contro Eni ed i suoi dirigenti. (LiberoQuotidiano.it)

La segnalazione del procedimento a carico dei due pm è arrivata al pg della Cassazione Salvi, al Csm e al Ministero della Giustizia L’iscrizione risalirebbe a una decina di giorni fa dopo l’interrogatorio del pm Paolo Storari, pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell’avvocato Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio. (L'HuffPost)