“Cultura Incel viaggia indisturbata sul web”, Morcellini lancia l’allarme

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(Adnkronos) – La cultura Incel “andrebbe monitorata e controllata con un gruppo di psicologi e di assistenti sociali. Questo tipo di modello culturale viaggia indisturbato senza che nessuno alzi la voce. È arrivato il momento di alzarla. E qui anche i giornalisti e il mondo dell’informazione possono fare qualcosa: bisogna entrare dentro quel mondo parlandone. Bisogna fermarci a parlare di questo fenomeno”. (OglioPoNews)
La notizia riportata su altri giornali
La manosfera è solo l’ultimo stadio del problema e ci si arriva quando non si trova la forza di chiedere aiuto. Non tutti gli incel, per fortuna, vanno nei forum on line, tanti soffrono la loro condizione senza attivare quel meccanismo difensivo che li porta ad attribuire la colpa alle donne». (il Giornale)
La comunicazione gioca un ruolo fondamentale nella riduzione della mobilità passiva, attraverso l’informazione corretta. Appuntamento alle ore 14,30 alla Cittadella regionale di Catanzaro, sala Oro, per uno dei congressi medici più interessanti del periodo. (Corriere di Lamezia)
Nel “cyberhate” da qualche anno si cela un vero e proprio ecosistema di blog, forum, piattaforme con contenuti che diffondono il disprezzo e l’odio online, specificatamente verso il genere femminile, un ecosistema popolato da vari gruppi animati dagli stessi “ideali”: la manosfera. (Agenda Digitale)

Nella puntata di domenica 13 aprile di "Zona Bianca", una delle giornaliste della trasmissione ha condotto un’inchiesta sul mondo degli Incel, i cosiddetti “celibi involontari” che, sul web, alimentano sentimenti di odio e risentimento verso le donne. (Tgcom24)
Negli ultimi anni il termine INCEL — acronimo di INvoluntary CELibate, ovvero “celibe involontario” — nato da forum online di nicchia, è diventato un oggetto di crescente attenzione pubblica, mediatica e accademica. (Geopop)
Il linguaggio dell’odio si insinua, si mimetizza, si moltiplica nei sottoboschi digitali. Può diventare reato. (Il Messaggero)