«Per invertire la rotta serve un centro Covid regionale», l'appello del Forum molisano per la sanità pubblica

Il Quotidiano del Molse INTERNO

Lo scoppio della pandemia ha reso ancor più evidente lo stato di sofferenza del Sistema Sanitario pubblico e gli squilibri generati da una gestione politica negligente e miope, quando non addirittura corrotta.

L’ultima direttiva ASReM, sulla la necessità di eseguire due tamponi molecolari, a distanza di 48 ore, per poter ricoverare un paziente, ha determinato il blocco dei Pronto Soccorso e l’ulteriore aggravarsi della situazione del Servizio Sanitario pubblico. (Il Quotidiano del Molse)

Se ne è parlato anche su altre testate

I posti letto occupati in area medica, nel periodo di riferimento, sono il 48% mentre quelli in Terapia Intensiva il 38% Un paziente è passato dalla Terapia Intensiva del Cardarelli (dove i posti occupati sono 14) a quella dell’Istituto di cura di Pozzilli. (Primonumero)

Tre pazienti trasferiti, di cui due fuori regione Morta anche una donna di 86 anni di Isernia ricoverata al gemelli Molise. (TGR – Rai)

La situazione Covid in Molise. approfondimento. Catena (Sacco) a Sky TG24: “Dati preoccupanti da aumento ricoveri”. In Molise la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid-19 in terapia intensiva, rispetto al totale di quelli disponibili, è pari al 38%. (Sky Tg24 )

Inoltre, in virtù dell’ultimo ‘cluster’ verificatosi ad Agnone e, al fine di contenere il contagio, esorto l’Asrem e gli organi competenti ad attivare le procedure necessarie per uno screening di massa da effettuare su tutto il territorio altomolisano. (Molise Network)

L’ultimo bollettino Asrem conferma un contagio diffuso ad Agnone dove nella giornata di ieri erano stati effettuati 87 tamponi. Probabile che nelle prossime ore il governatore della Regione Donato Toma dichiari la ‘zona rossa’ come tra l’altro invocato dal consigliere regionale del M5S Andrea Greco nelle scorse ore (L'Eco dell'Alto Molise e Alto Vastese)

Molti, troppi i decessi, con i colleghi ospedalieri ad assistere i pazienti in condizioni di lavoro pesantissime”. (Il Quotidiano del Molse)