Bond, Bce, spezzatino. Tutte le grane di Mps

Startmag Web magazine ECONOMIA

Lunedì — durante la prima fase delle contrattazioni — i subordinati di Mps hanno registrato forti ribassi, solo parzialmente recuperati nel corso della seduta.

Stamani invece Mps naviga in territorio positivo dopo aver aperto a 1,22 euro, +1,54%.

L’ANDAMENTO IN BORSA DI MPS. Ieri Mps ha chiuso le contrattazioni in calo del 2% a 1,20 euro dopo averle aperte a -1,6%.

Per esempio, il subordinato da 300 milioni, con cedola 10,5% e scadenza 23 luglio 2029, ha chiuso con un calo dell’8,7% dopo essere arrivato a perdere fino al 12,9%. (Startmag Web magazine)

Ne parlano anche altri media

Ma quel contratto, come quasi sempre avviene nelle partnership tra banche e assicurazioni (si veda da ultimo il caso Cattolica-BancoBpm), prevede che in caso di cambio del controllo azionario della banca scatti un’opzione put a favore della compagnia assicurativa”. (Wall Street Italia)

Proprio l'Istituto di Francoforte, scriveva ieri l'ANSA, sarebbe in pressing per definire le tempistiche dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi, che la banca dovrebbe realizzare nel caso in cui il Tesoro, azionista con una quota del 64%, non trovasse un partner per la privatizzazione. (ilmessaggero.it)

Mentre il Ftse Mib sale dello 0,15%, Mps cede a fine mattinata lo 0,64% a 1,24 euro. "Se così fosse, il mercato teme che i bond subordinati restino iscritti nel bilancio della nuova Mps, in portafoglio alla Fondazione, con la nascita di una banca ritenuta molto debole. (Milano Finanza)

Intanto dagli accordi di bancassicurazione spunta un potenziale indennizzo da 1 miliardo alla compagnia francese. Mps ha ricevuto una lettera dalla Bce in cui Francoforte sollecita chiarimenti sui tempi dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi. (Finanza Report)

Mentre Francoforte cerca di spazzare via un po’ di cortine fumogene sul futuro del Monte dei Paschi, oggi in consiglio d’amministrazione, oltre alla lettera della Bce, si dovrebbe parlare anche della riorganizzazione della direzione generale del Monte dei Paschi. (LA NAZIONE)

Lo sgravio era stato concesso a settembre 2020 e sarebbe dovuto scadere il prossimo 27 giugno (LaPresse) – La Bce, insieme alla Vigilanza bancaria, ha deciso di estendere fino a marzo 2022 lo sgravio del coefficiente di leva finanziaria per le banche. (LaPresse)