Disabili, nato nella rossa Toscana il questionario della vergogna. Torselli: «E danno lezioni morali»

Secolo d'Italia INTERNO

Torselli: «Questa è la sinistra che vuole dare lezioni morali». «I responsabili devono pagare.

Ma «mentre a Roma hanno deciso prontamente di sospenderlo e l’assessore alle politiche sociali si è scusato, dalla Regione Toscana – ha chiarito l’esponente di FdI – non è arrivata neanche una parola».

La Regione Toscana l’ha «confezionato», il Lazio l’ha «utilizzato».

«È stato puntato il dito solo contro Zingaretti e Gualtieri, ma qui c’entra parecchio anche la sinistra toscana», ha chiarito Torselli, spiegando che «abbiamo scoperto infatti che il questionario è stato confezionato dalla Regione Toscana e il Lazio lo ha utilizzato». (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

L'assegno mensile è stato ridotto senza un motivo ufficiale: si tratta di una decurtazione di 300 o 400 euro (Repubblica Roma)

La seconda finalizzata a verificare la qualità della rete familiare e amicale su cui il caregiver può eventualmente contare per un supporto psicologico ed organizzativo. (Tuscia Web)

Con conseguenti umiliazioni e difficoltà per chi presta assistenza alle persone non autosufficienti Il contributo di cura che viene dato a persone con disabilità gravissima seguite da un caregiver oscilla invece dai 400 ai 700 euro. (Open)

Presentata come “uno strumento di valutazione del carico assistenziale, in grado di analizzarne l’aspetto multidimensionale”, in realtà inutile, dannosa e prigioniera dei neologismi del linguaggio 4.0. (Start Magazine)

Cosa sta succedendo a Roma e non solo sul tema dei caregiver, persone che assistono familiari con disabilità più o meno grave o anziani non autosufficienti o parzialmente sufficiente? Quando si chiede di monitorare appunto lo stress - continua Funari riferendosi ai questionari della discordia - ci si deve riferire ad elementi oggettivi. (RomaToday)

Presentata come “uno strumento di valutazione del carico assistenziale, in grado di analizzarne l’aspetto multidimensionale”, in realtà inutile, dannosa e prigioniera dei neologismi del linguaggio 4.0. (Tecnica della Scuola)