Scuola, protesta nella notte davanti alla sede del ministero: “Si riapre tra le macerie”

la tribuna di Treviso INTERNO

La scuola ha riaperto le porte, ma secondo l'Unione Degli Studenti che ha organizzato la manifestazione notturna, non basta.

Ci hanno lasciato una scuola in macerie, distrutta dai processi di aziendalizzazione e sottofinanziata, ora la ricostruiamo noi»

Questa notte davanti alla sede del ministero dell’Istruzione un gruppo di studenti ha esposto questo striscione per protestare nei confronti delle istituzioni a poche ore dalla ripartenza. (la tribuna di Treviso)

Ne parlano anche altri media

Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, arrivando alle scuole primarie Carducci di Bologna per il primo giorno di scuola. APPROFONDIMENTI IL RIENTRO Scuola, si torna tutti in classe tra certificati, tamponi e ingressi. (Il Gazzettino)

OBBLIGO DI GREEN PASS PER CHIUNQUE ACCEDA AGLI ISTITUTI. Con, in primis, la novità introdotta dal Decreto Legge 122 del 10 settembre (testo in allegato) che impone l’obbligo di esibizione di green pass non solo a tutto il personale scolastico, ma anche a chiunque acceda agli istituti: genitori e accompagnatori compresi. (LaVoceDiAsti.it)

Con tutti in classe, per contrastare l'atteso aumento dei casi legato alla ripresa delle lezioni e intercettare subito eventuali cluster di asintomatici, alcune Regioni avvieranno da subito lo screening a campione con il tampone salivare Sono quelli di 9 Regioni e una provincia autonoma per i quali dalle 8 suonerà la prima campanella: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle D'Aosta e Trento. (la Repubblica)

Sono quasi 2 milioni i 12-19enni già immunizzati. Torna a suonare la campanella nelle scuole italiane. (LaPresse)

Un grosso passo verso la normalità. È previsto per oggi il ritorno alle lezioni in presenza per la maggior parte degli studenti d’Italia; pian piano tutte le scuole del paese riprenderanno le loro attività nel rispetto delle norme anti contagio. (ViViCentro)

"La didattica a distanza conto di averla lasciata alle spalle", aggiunge il ministro sottolineando che adesso bisogna concentrarsi sull’aumento del "digitale in classe". E sui test salivari: "Tutti siamo consci che bisogna andare verso strumenti semplici da usare e precisissimi nel risultato (Corriere dell'Umbria)