Terremoto ai Campi Flegrei: sette scosse nella notte, la più forte di magnitudo 3.0





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Un nuovo sciame sismico ha scosso l’area dei Campi Flegrei, a Napoli, durante la notte, con sette scosse registrate dai sismografi, la più intensa delle quali ha raggiunto una magnitudo di 3.0. L’evento, il cui epicentro è stato localizzato nei pressi della Solfatara, ha avuto luogo alle 3.04, a una profondità di soli 2 chilometri, ed è stato chiaramente avvertito non solo dalla popolazione residente nella zona flegrea, ma anche nei piani alti degli edifici di Napoli. A questa prima scossa, che ha destato preoccupazione tra gli abitanti, ne sono seguite altre di intensità minore, tra cui una di magnitudo 2.3 alle 3.44, anch’essa con epicentro a 5 chilometri da Pozzuoli e alla stessa profondità.
La sala operativa dell’Osservatorio vesuviano di Napoli, gestita dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha monitorato costantemente l’evolversi della situazione, confermando che si tratta di un fenomeno legato al bradisismo, il lento movimento del suolo che caratterizza da mesi l’area flegrea. Questo sollevamento del terreno, che negli ultimi tempi ha registrato un’accelerazione, è strettamente connesso all’attività vulcanica della zona, considerata tra le più monitorate al mondo per il suo potenziale rischio.
Proprio per questo, il Consiglio comunale di Napoli si è riunito per fare il punto sulla situazione, analizzando i livelli di allerta e le misure di sicurezza già in atto. Fabio Ciciliano, responsabile della protezione civile locale, ha ribadito l’importanza di mantenere alta l’attenzione, sottolineando che, nonostante le scosse siano state di moderata intensità, è fondamentale continuare a monitorare ogni variazione del suolo e dell’attività sismica. Le autorità, del resto, sono ben consapevoli che i Campi Flegrei rappresentano un’area ad alto rischio vulcanico, dove anche piccoli eventi possono avere implicazioni significative.
La popolazione, abituata ormai a convivere con il fenomeno del bradisismo, ha reagito con relativa calma, anche se la scossa di magnitudo 3.0 ha riacceso timori mai del sopiti. Non sono stati segnalati danni a persone o cose, ma l’evento ha riportato l’attenzione sulla necessità di un costante aggiornamento dei piani di emergenza e di una comunicazione chiara e tempestiva da parte delle istituzioni. L’Ingv, da parte sua, continua a garantire un monitoraggio 24 ore su 24, utilizzando una rete di sensori e strumenti all’avanguardia per prevedere eventuali sviluppi critici.